Da Bruxelles
Angela Merkel, Recovery Fund silurato? Sfogo dal Consiglio Ue: "Differenze molto grandi, forse non arriveremo a un risultato"
Anche Angela Merkel vede nero. Alla vigilia del Consiglio Ue che si avvia oggi a Bruxelles, la cancelliera tedesca si dimostra pessimista sulla possibilità di un accordo sul Recovery Fund. Da un lato, i Paesi del Sud (Italia, Spagna e Portogallo, con l'appoggio della Francia) premono per una intesa rapidissima sui 750 miliardi di euro di aiuti a fondo perduto (dilazionati nei prossimi anni) da assegnare ai Paesi più colpiti dall'emergenza economica legata al coronavirus. Dall'altra l'Olanda e i cosiddetti "frugali", che vorrebbero condizionalità rigide in cambio degli aiuti (riforme all'insegna dell'austerity, riduzione marziale del debito e tagli alla spesa sociale) o, in subordine, un deciso ridimensionamento del budget per gli aiuti. "Devo dire che le differenze sono ancora molto grandi - ammette la Merkel confidandosi con i giornalisti a Bruxelles -. E quindi non posso dire se questa volta arriveremo a un risultato. Bisogna guardare alla realtà". Una realtà amara, soprattutto per l'Italia.