Afghanistan, è crisi

Michelangelo Bonessa

Abdullah Abdullah, losfidante del presidente Hamid Karzai, è pronto a boicottare le prossimeelezioni presidenziali afgane, in programma il 7 novembre. Lo riferisce sullaCnn Christiane Amanpour, reporter di punta dell'emittente all-news, citandofonti occidentali vicine alla leadership afgana. Le stesse fonti, prosegueAmanpour, affermano che i colloqui tra Abdullah Abdullah e Hamid Karzai si sonointerrotti. Nuovi dettagli vengono dal sito del Times, secondo cui Abdullah sisarebbe incontrato oggi con i suoi maggiori alleati per stabilire le opzionisul tappeto dopo la rottura con Karzai. In particolare, secondo una fonteanonima occidentale, Abdullah avrebbe espresso al suo staff tutta la suainsoddisfazione per come stanno andando le cose. La fonte - "Ha fatto di tutto per raggiungere un accordo -riferisce la fonte - perché pensa che anche in questa tornata elettorale ilvoto non sarà molto più chiaro di quanto sia stato al primo. Ma se Karzaicontinuerà a bocciare ogni possibile intesa, il boicottaggio sembra uno sboccoassai probabile". Ogni decisione sarà assunta nelle prossime ore. Ad ognimodo, è evidente a tutti che bloccare lo svolgimento del secondo turno, ilprossimo sette novembre, vuol dire andare contro il forte pressing degli StatiUniti, che ha spinto proprio per questo tipo di soluzione, prima di deciderecosa cambiare nella propria strategia militare in Afghanistan.