Iran, Karrubi sotto inchiesta
InIran la repressione cominciata a giugno a seguito delle proteste per i presunti broglielettorali sembra non avere fine. Dopo la condanna a morte di quattrooppositori del presidente Mahmud Ahmadinejad, il governo di Teheran si è spintofino all’ex candidato riformista Mehdi Karrubi. Karrubi è stato messo sottoinchiesta per le sue denunce di stupri in carcere di alcuni degli arrestatinelle proteste post-elettorali. La notizia è stata diffusa dall'agenzia Irna,che ha citato il procuratore di Teheran, Abbas Jafari Dolatabadi: “Un fascicoloè stato aperto su Karrubi presso la speciale Corte per il clero”. Karrubi èinfatti un mullah del clero sciita. “Alcune persone sono già state convocatedalla Corte e le affermazioni di Karrubi sono oggetto di un'indagine”, haaggiunto il procuratore di Teheran. L’ex candidato riformista è considerato insiemea Mussavi il leader dell'opposizione alla rielezione del presidente MahmudAhmadinejad nel voto del 12 giugno, di cui hanno chiesto l'annullamentodenunciando brogli. Lo scorso agosto Karrubi ha affermato che alcuni degliarrestati nelle proteste post-elettorali, uomini e donne, erano stati stupratiin carcere. Ma ha aggiunto che almeno uno di loro che aveva denunciato gliepisodi alla magistratura era stato intimidito, ciò che aveva indotto gli altria rimanere in silenzio. Incarcere collaboratrice di El Mundo - Sempre parlando di repressione, latraduttrice del quotidiano spagnolo El Mundo in Iran è rinchiusa da 52 giorninel carcere di Evin, a Teheran, con l’accusa di “propaganda” contro il suoPaese. Secondo quanto ricorda il sito web del Mundo, la giornalista FaribaPajooh, 28 anni, ha lavorato come traduttrice per il quotidiano durante lecontestate elezioni presidenziali dello scorso giugno, che hanno riconfermatoper un secondo mandato il presidente ultraconservatore Mahmoud Ahmadinejad.