Il Dalai Lama negli Usa

Silvia Tironi

La CasaBianca ha preferito rinviare ad altra occasione l'incontro tra Barack Obama eil Dalai Lama, per non danneggiare i rapporti con Pechino in vista della visitapresidenziale in Cina, a novembre. Il Dalai Lama è a Washington a conclusionedi un lungo tour nel Nord America. Cosa deve pensare un monaco o una suorabuddhista rinchiusi nella prigione di Drapchi nell'apprendere che Obama nonriceve il leader spirituale tibetano?”, si è chiesto Frank Wolf, un membrorepubblicano del Congresso impegnato nella battaglia per i diritti umani. Ancheil primo ministro del governo tibetano in esilio, Samdhong Rinpoche, haaccusato la Casa Bianca di “acquiescenza”.    In passato ilsegretario di Stato Usa, Hillary Clinton, aveva affermato che la difesa deidiritti umani non deve ”interferire con la crisi economica globale, con lacrisi dei cambiamenti climatici e con quella della sicurezza”. Fontidell'Amministrazione Obama hanno spiegato al Washington Post che in questomomento per gli Usa è troppo importante non irritare la Cina per coinvolgerlanel dialogo sulla minaccia nucleare posta dalla Corea del nord e dall'Iran. Èuna politica ribattezzata “rassicurazione strategica” di Pechino. Inoltre,viene fatto notare, lo staff di Obama non crede molto in questi incontrirituali che si traducono spesso in una bella foto ricordo senza reali progressiper la causa tibetana. Resta il fatto che nell'ultima visita del Dalai Lama aWashington, nel 2007, George W. Bush era stato il primo presidente americano aincontrarlo in pubblico e davanti a fotografi e telecamere in una cerimonia aCapitol Hill. In quell'occasione al leader spirituale tibetano fu consegnata lamedaglia d'oro del congresso, la più alta onorificenza civile degli StatiUniti. Anche stavolta a ricevere il Dalai Lama ci sarà, tra gli altri, propriola speaker democratica del Congresso, Nancy Pelosi, grande sostenitrice dellalotta per i diritti umani in Tibet.