Scoperti in Francia

Carlotta Clerici

In una grotta di circa 80 metri, rimastachiusa per 5.000 anni, e recentemente scoperta da alcuni speleologi nel comunedi Blandas, nel Gard (sud della Francia), sono stati trovati diversi repertidella fine del neolitico, tra cui vasi destinati al recupero e allo stoccaggiodelle acque sotterranee, parecchie ossa umane che testimoniano l'uso anchesepolcrale della grotta, e disegni rupestri. Gli scavi sono stati organizzatidalla direzione generale degli affari culturali della regione Languedoc-Roussillonsu segnalazione di un giovane speleologo, il 25enne Aurelien Etienne diprofessione muratore. Assieme ad alcuni amici dilettanti come lui studiava lecavità naturali del Causse (altipiano calcareo dei massicci montagnosi del sudest francese) di Blandas quando ha scoperto un menhir o piuttosto una stelepreistorica di 540 kg dalla superficie lavorata che bloccava l'apertura di unagrotta. Secondo l'archeologo Philippe Galant, responsabile degli scavi, vennetrasportata sul posto proprio per chiudere l'ingresso della cavità,probabilmente gli uomini del neolitico fuggirono e non vollero lasciare traccedella loro vita lì. La galleria si sviluppa in discesa per circa 80 metri, el'altezza della volta all'interno è di circa dieci metri. I vasi per lostoccaggio dell'acqua sono in ceramica, di capienza da 40 a 100 litri, e sullabase delle ossa ritrovate, gli archeologi ritengono che vi siano stati sepoltialmeno 30 corpi. Al villaggio di Blandas, i 156 abitanti hanno festeggiatoAurelien, che quando ha scoperto la stele ha avuto l'intelligenza di avvertiregli archeolologi.