Chicago, taxi contro ubriachi

Silvia Tironi

Lo spavento della crisi economica sembra oramai passato ma larecessione ancora in agguato ha spinto i tassisti di Chicago haproporre una tariffa del tutto particolare. Gli autisti dei famosi“cabs” gialli vogliono imporre una “tassa sul vomito” che imponga aipasseggeri ubriachi o alle prese con problemi di stomaco che vomitanoall’interno dell’auto, il pagamento di una tassa di 50 dollari. Se laproposta verrà approvata, Chicago diventerà la prima città in Americadove oltre al tassametro, i tassisti potranno esigere la “tassa sulvomito”. I clienti dei taxi di New York, Los Angeles, Boston, Houston,Washington o San Francesco possono trovarsi a dover affrontare l’iradei conducenti ma non di certo a dover pagare un extra per essersilasciati andare a qualche bicchiere di troppo. “No, noi non abbiamonessuna tassa sul vomito - spiega Joe Zanoli, poliziotto di boston –Per quanto ne sappia vomitare nei taxi da noi è gratis”. SecondoRaymond Turner, presidente della cooperativa dei taxi di Houston, dei3.7 milioni di viaggi che gli autisti della compagnia effettuano in unanno, solo una percentuale irrilevante deve ripulire il taxi dal vomitouna volta finita la corsa. “Credo non sia una buona soluzione applicareuna tassa del genere a tutti i taxi visto che è una cosa che succedetre o quattro volte al mese”, sostiene Turner, aggiungendo che spesso iclienti che vomitano nei “cabs” sono disponibili a pagare il lavaggiodella macchina o a lasciare mance consistenti. Forse, anche per iconducenti di Chicago sarebbe meglio cercare di trovare un accordo coni clienti che, ancora sotto l’effetto dell’alcool potrebbero lasciaredelle mance ben superiori ai 50 dollari.