Francia, lotta dura ai clandestini

Albina Perri

Pure la Francia lotta contro i clandestini. La polizia francese ha cominciato infatti questa mattina le operazioni di sgombero e smantellamento della «giungla» di Calais, la vasta zona sabbiosa vicino al porto francese sulla Manica dove trovano rifugio centinaia di immigrati clandestini che tentano di raggiungere in modo irregolare la Gran Bretagna. Un'operazione, annunciata già da giorni dal ministro francese dell'emigrazione, Eric Besson, che è stata largamente criticata dalle organizzazioni umanitarie. Quasi un 'luogo-simbolo' dell'emergenza immigrazione, la «giungla» di Calais secondo il ministro Besson «è una base per i trafficanti di persone», ha detto oggi alla RTL poco dopo l'inizio delle operazioni di sgombero. Besson ha aggiunto che fino a ieri nel campo erano presenti circa 250 persone, all'annuncio dell'imminente smantellamento, il 16 settembre scorso, se ne contavano tra i 700 e gli 800, in gran parte giovani uomini afghani di etnia pashtun. Oggi, intanto, circa 150 tra gli occupanti del campo si sono radunati all'arrivo delle autorità e, in silenzio, hanno mostrato striscioni con scritte in inglese e pashtun: «Vogliamo l'asilo e la pace. La giungla è la nostra casa».