Fbi: sventato maxi-attentato
L'Fbi avrebbe scoperto l'esistenza di un piano per un attentato a New York con obiettivo una stazione ferroviaria o della metropolitana, dove mancano i controlli capillari adottati negli aeroporti. È quanto rivela oggi la Cnn citando fonti vicine all'inchiesta avviata dopo il raid anti-terrorismo condotto nei Queens lunedì scorso, che aveva allarmato proprio per la concomitanza con la visita a Wall Street di Barack Obama. Secondo quanto rivela il sito dell'emittente americana, l'obiettivo del piano era colpire un grande numero di persone. Gli inquirenti considerano la minaccia molto seriamente, dal momento che ritengono che nel complotto fossere coinvolti dei «veri terroristi» impegnati a pianificare un attacco all'America. Durante le perquisizioni sono state trovate delle mappe e degli zainetti: e questo ultimi elementi avrebbe fatto crescere i timori di un possibileattacco sul modello di quello di Madrid dell'11 marzo 2004, quando 191persone furono uccise in una serie di attacchi nelle stazioni della città. Per questo l'Fbi sta dedicando un «livello di risorse senza precedenti» all'inchiesta, scrive ancora la Cnn spiegando che è statamobilitato un team di intervento per eventuali prese d'ostaggio a New York. Anche a Denver è scattato il massimo allarme: dopo i raid nei Queens infatti l'indagine si è allargata anche nella città del Colorado dove è stato messo sotto inchiesta Najibullah Zazi, un 24enne di origine afghana, che oggi è stato di nuovo interrogato dagli agenti federali. Secondo fonti della Cnn nel computer dell'uomo sarebbero stati trovati documenti relativi alla costruzione di ordigni esplosivi. Notizia contestata dal legale che oggi lo ha accompagnato per il secondo interrogatorio: «non c'è nessuno schema di bombe, nessuna informazione del genere - ha detto ai giornalisti - credete che in questo caso l'Fbi ci avrebbe fatto tornare a casa la notte scorsa?».