Aereo dirottato da prete
A dirottare l'aereo di AeroMexico, atterrato a Città delMessico, è stato José Marc Flores Pereyra, un prete boliviano di unaChiesa cristiana, residente in Messico, che ha detto di aver sequestrato ilvelivolo per una rivelazione divina. Lo ha detto il segretario allasicurezza messicana, Genaro Garcia Luna. Flores Pereyra è stato detenutoin Bolivia accusato di un furto ed è tossicodipendente. Garcia Luna haassicurato che l'uomo non ha alcun rapporto con gruppi terroristici. E' stata "una rivelazione divina relativa al fatto che il Messico fosse inpericolo, a causa di un terremoto", a spingere l'uomo a portare a termineil dirottamento, ha proseguito Garcia Luna, ricordando che il sequestratore haobbligato il pilota dell'aereo a sorvolare sette volte Città del Messico. Nelledichiarazioni fatte alla polizia, l'uomo ha inoltre ricordato che il giorno incui ha attuato il sequestro, è il 9 settembre 2009, che - ha aggiunto- ha un valore cabalistico. Il dramma si è concluso in poche ore: dopo l'atterraggio a Città delMessico, Jose Flores Mar Pereira, Bibbia in pugno, ha fatto sbarcare i 104passeggeri e otto membri dell'equipaggio che erano a bordo e si èconsegnato alle autorità. Il suo scopo, ha detto, era di avvertire il Messicodella minaccia incombente di un terremoto grazie a una rivelazione avuta pocodopo il decollo del Boeing 737 della Aeromexico da Cancun. Il sacerdote, hanno fatto sapere fonti messicane, è un extossicodipendente ed ex detenuto che ha vissuto in Messico per 17 anni.Non è chiaro se nella sua impresa sia stato aiutato da altre persone, datoche in otto sono scesi in manette dal velivolo. Nessuna bomba è stata trovata a bordo e nessuno è riuscito a entrare nellacabina di pilotaggio. In nessun momento, hanno assicurato le autoritàmessicane, il volo è stato in pericolo. Alcuni passeggeri si sono accorti deldirottamento solo dopo l'arrivo a Città del Messico, quando l'equipaggio ne hadato notizia con l'interfono.