Ahmadinejad contro i rifomisti

Michelangelo Bonessa

 “Seriprovvedimenti devono essere presi nei confronti dei capi dell'opposizione e deiprincipali istigatori degli incidenti. Coloro che hanno provocato, organizzatoe attuato la dottrina nemica dovrebbero essere contrastati con fermezza”, hadetto Ahmadinejad nel suo sermone diffuso dalla radio di stato. Si tratta dellaprima richiesta fatta in questo senso dal capo dello stato iraniano, la cuirielezioni è stata lungamente contestata dai suo avversari, in particolare ilconservatore moderato Mir Hossein Mussavi e il riformatore Mehdi Karrubi. Azionilegali contro l’opposizione - “Chiedo alla magistraturadi intraprendere azioni legali contro i leader dell'opposizione che hannoguidato le proteste”, ha dichiarato Ahmadinejad durante una cerimonia che hapreceduto la preghiera del venerdì a Teheran. Chiaro il riferimento delpresidente ai candidati Mir-Hossein Mousavi e Mehdi Karroubi, che più voltehanno dichiarato di non riconoscere i risultati elettorali. “Non ci dovrebberoessere immunità per i capi delle proteste”, ha concluso Ahmadinejad. La follapresente alla preghiera del venerdì ha approvato le parole del presidente,chiedendo la pena capitale per i leader riformisti. Le “messeinscena” occidentali - Ahmadinejad ha ribadito che lecontestate elezioni da cui è uscito rieletto, sono state corrette, a differenzadi quelle dei “cosiddetti sistemi democratici”, cioè occidentali, dove sono una“messinscena”. Ahmadinejad, citato dall'agenzia ufficiale Irna, parlava primadella preghiera collettiva del venerdì all'Università di Teheran. Laconsultazione del 12 giugno, ha detto il presidente, “ha sventato i complotti ele cospirazioni del nemico”. Non si è trattato, ha aggiunto Ahmadinejad, “diuno di quei piani premeditati e messinscena che sono comuni nei cosiddettisistemi democratici”.