Estate calda per Obama
Chissà cosa si saranno mai detti di ufficioso Barack Obama e Bill Cliton durante il loro incontro nello Studio Ovale. Un ritorno a casa per l’ex presidente degli Stati Uniti, una poltrona che sta diventando scomoda per quello che sarebbe dovuto diventare l’uomo del cambiamento e che, negli ultimi mesi, si è trovato a fare i conti con una realtà molto diversa da quella che avevano dipinto i media – americani e non solo – che lo hanno sostenuto nella campagna elettorale. La riforma sanitaria - Forse Obama avrà domandato a Bill come destreggiarsi nella tempesta della riforma del sistema sanitario, issue che anche Cliton aveva tentato invano di affrontare durante i suoi mandati. Un po’ di esperienza potrebbe tornargli comoda. Perché se è vero che gli americani si sono stancati della sovraesposizione mediatica anche della moglie Michelle, dibattendo sul fatto se fosse opportuno o meno mostrarsi anche in shorts mentre scendeva gli scalini dell’Air Force One, è altrettanto vero che il job approval è in caduta libera da qualche tempo a questa parte. Ammissione a denti stretti - Lo ha dovuto ammettere pure l’emittente amica Nbc, che ha pubblicato un sondaggio secondo il quale il 51% degli statunitensi approva il lavoro di Obama, il 40% no e il restante 9 ha dichiarato di essere indeciso. Colpa degli “errori di percezione sull'iniziativa di riforma sanitaria del presidente”, ha provato a tagliare corto la Nbc. Ma la tendenza al ribasso è troppo estesa per essere ricondotta solamente a questo fattore. Tendenza negativa - Per Rasmussen Report, in una ricerca effettuata tra il 16 e il 18 agosto, il 51% degli intervistati approva l’operato di Obama, il 49 no. Per Gallup i “sì” si fermano al 52%, i “no” al 42. Addirittura, alla vigilia di Ferragosto, per Rasmussen i voti negativi aveva superato quelli positivi (52% contro 47%). In media, tenendo conto di tutti i sondaggi d’opinione condotti addirittura dallo scorso novembre ad oggi, il job approval di Obama segna un 50,5% di approvazione e un 44,8% di malcontento. Solo tre mesi fa, il presidente americano riceveva i consensi di quasi il 60% degli intervistati, mentre il giudizio negativo riguardava meno del 40% del campione sottoposto di volta in volta alle domande. In Pennsylvania Avenue l’estate più che calda, è bollente.