Maiorca, forse già fuggiti
Il tentativo di isolare Maiorca per impedire ai terroristi artefici dell’attentato di giovedì di lasciare l’isola non sembra essere andato a buon fine, perché i sei ricercati sarebbero già fuggiti alle Baleari. Nella Spagna sconvolta da due azioni terroristiche in meno di una settimana, il timore è che l’Eta abbia deciso di adottare una nuova strategia: quella di entrare nelle clandestinità e abbracciare la lotta armata. Una nuova strategia - La polizia ha diffuso un video dello scorso dicembre in cui quattro persone, tra cui Ortiz Gurrutxaga, uno dei ricercati per l’attentato di Maiorca, annunciavano la svolta. Gurrutxaga, secondo alcune fonti delle forze armate, era l’unico dei sei sospettati già inserito nella lista dei terroristi più ricercati. Nel 2006 venne imprigionato con l’accusa di fornire a formazioni eversive delle informazioni su possibili obiettivi da colpire. Fu però assolto e rimesso in libertà. L'attentato a Maiorca - Secondo El Pais e Abc, che citano fonti vicine all'inchiesta, l'ordigno piazzato sotto l'auto degli agenti, così come quello disinnescato sotto un'altra auto, erano dotati di un congegno a tempo e di un rilevatore di movimento. Gli ordigni erano programmati per esplodere non appena il veicolo si fosse mosso, ma solo dopo lo scadere del tempo stabilito dal timer. Questo spiegherebbe perchè il veicolo andato distrutto nell'esplosione avesse potuto circolare diverse ore nella mattina senza esplodere. Gli ordigni avrebbero potuto essere piazzati la sera prima dell'attentato, lasciando tutto il tempo agli attentatori per lasciare l'isola prima del blocco operato dalle forze di sicurezza dopo l'attentato.