Spagna, l'Eta torna a colpire

Silvia Tironi

La città di Burgos si è svegliata in modo drammatica: un’autobomba è stata fatta esplodere nel centro del nord della Spagna, colpendo una caserma della Guardia Civil: cinquantacinque persone sono rimaste ferite, nessuna in modo grave. La polizia attribuisce l’attentato ai separatisti dell’Eta. Parte della facciata della caserma è andata distrutta. In ospedale sono stati ricoverati 38 feriti, ma la maggior parte di loro ha riportato solo tagli ed escoriazioni dopo che le finestre degli edifici circostanti sono andate in frantumi. I separatisti baschi non hanno preannunciato l'esplosione con una telefonata, ma gli inquirenti non hanno dubbi sulla matrice dell'attentato. La caserma è stata evacuata mentre i vigili del fuoco domavano l'incendio causato dall'autobomba che ha lasciato un cratere sulla strada. Danneggiati anche un edificio e una casa adiacenti. Il furgoncino usato per l'attentato risulta rubato in Francia. La polizia ha già esaminato le immagini riprese dalle telecamere a circuito chiuso per capire quando è stato parcheggiato e cercare elementi utili all'identificazione dei terroristi. L'ultimo assassinio attribuito all'Eta risale al 19 giugno, quando l'auto di un ispettore di polizia era saltata in aria a Bilbao. Il gruppo separatista è in grave difficoltà dopo la cattura ad aprile del suo capo, Jurdan Martitegi, e l'arresto di 18 militanti di spicco tra giugno e luglio. Il premier spagnolo Josè Luis Rodriguez Zapatero ha rotto la tregua con l'Eta dopo l'autobomba del dicembre 2006 all'aeroporto di Madrid.