Obama, finita la luna di miele

Dario Mazzocchi

In questi casi si dice che la luna di miele è finita: la popolarità di Barack Obama non è più quella di una volta. La settimana per il presidente americano si sta facendo molto più dura del previsto. Ieri il sondaggio commissionato da Washington Post e Abc News, oggi quello di Politico.com, giornale on line che tiene d’occhio tutto quello che accade a Capitol Hill, tra la Casa Bianca e il Congresso che conferma un trend negativo. In crisi anche i democratici - Il numero di americani che dicono di avere fiducia nel loro presidente è sceso dal 66 al 54%. Allo stesso tempo, la percentuale di chi invece dichiara di non fidarsi di lui è salita dal 31 al 42. Dopo tanto incenso, comincia a sentirsi profumo di bruciato dal momento che non è solo Obama a lasciare sul campo qualche consenso, ma anche il partito democratico: stando al Public Trust Monitor, solo il 42% degli intervistati ha risposto di apprezzare l’azione dei Democratici, mentre il 52% ha risposto picche. Pressappoco, è la situazione opposta a quella di marzo, quando il 52%  diceva di essere d’accordo con loro mentre il 42% no. Tra i temi che si sono rivelati fastidiosi per la Casa Bianca, c’è quello dell’economia e, in particolare, del pacchetto di stimoli fiscali: di fronte allo stanziamento di 787 miliardi di dollari, la percentuale di chi ritiene che la cifra avrà un impatto positivo sull’economia nazionale è passata dal 56 al 45%, mentre è salita (dal 18 al 28) la percentuale di chi crede che la manovra non inciderà affatto sulla ripresa. I numeri diventano ancor più negativi se si guardano le risposte inerenti alla vita privata degli statunitensi. Più della metà, il 56%, ha detto che il pacchetto di 787 miliardi non avrà alcun impatto sulla propria vita, solo il 22 pensa che gli stimoli avranno un impatto positivo (a marzo era stato registrato un 36%), mentre per il 23% l’impatto ci sarà, ma sarà negativo. La riforma sanitaria - Interrogato su quale effetto possa avere un’opzione di copertura sanitaria gestita dal governo sullo stesso sistema sanitario, il 40 del campione ha risposto che la situazione potrebbe peggiorare, mentre il 30% è di parere contrario. Per il 22%, tutto rimarrebbe com’è. Non esattamente un successo per Obama che negli ultimi giorni pare voler puntare sullo spinoso argomento. A livello di qualità, tra le altre cose, il 42% ritiene che questa peggiorerebbe, il 33% che sarebbe migliore, il 25% che l’azione del governo non porterebbe alcun cambiamento. Ma il presidente democratico sembra seriamente intenzionato ad andare avanti, al punto che si è rivolto al mondo dei blogger liberal e progressisti per trovare sostegno. “So che i blog sono il miglior mezzo per sfatare i miti dei media tradizionali”, ha detto Obama in un intervento di circa 25 minuti, “e questo è il motivo per il quale state per giocare un ruolo importante per il nostro successo nelle prossime settimane”. L’obiettivo della Casa Bianca è quello di arrivare ad una discussione al Congresso prima che giunga la sospensione dei lavori parlamentari, prevista per agosto. “Lo status quo è inaccettabile”, ha proseguito Obama. Ma il suo compito, a questo punto, non sarà solo quello di convincere i deputati e i senatori, quanto l’opinione pubblica. La luna di miele è proprio finita. (Dario Mazzocchi)