politica
New York, Carta d'identità ai clandestini e più tasse per i ricchi
New York rilascerà carte d’identità agli immigrati clandestini. Bill De Blasio inizia la "rivoluzione" che aveva promesso e nel suo discorso alla città - tenuto nel Queens lunedì 10 febbraio - lancia un'idea che fa già discutere. "A tutti i newyorkesi che sono senza documenti, io dico: New York è anche la vostra casa e non costringeremo nessuno dei nostri concittadini a vivere nell’ombra" dice il nuovo sindaco della città, dando uno schiaffo alla destra repubblicana, sconfitta nelle ultime elezioni. La proposta è quella di dare a tutti delle carte d'identità municipali, che permetterebbero al mezzo milione di immigrati senza doucumenti di partecipare alla vita civica della città. Le polemiche arrivano numerose, non solo dalla destra repubblicana; "Avere la carta d’identità potrebbe essere interpretato come sinonimo d'illegaltà, una specie di lettera scarlatta” afferma in un'intervista al New York Times Javier H. Valdes, che si occupa della regolarizzazione degli immigrati irregolari. Uguaglianza e più tasse per i ricchi - Il sindaco affronta poi nel suo discorso il drammatico problema della povertà; circa il 46% dei cittadini newyorkesi vive in condizioni disagiate e gli stipendi minimi non sono adeguati al costo della vita. La soluzione? Più tasse per i ricchi, idea contrastata dal governatore Andrew Cuomo, che propone invece di finanziare il programma trovando i soldi nel bilancio statale.