Corea del Nord: nucleare,
La Corea del nord intraprenderà azioni militari se gli Stati Uniti e i loro alleati cercheranno di isolarla. Lo rende noto oggi l'agenzia nordcoreana Kcna. Ieri il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite aveva inasprito le sanzioni contro Pyongyang come risposta al suo test nucleare del 25 maggio. In un comunicato il ministero degli esteri nordcoreano afferma che «come prima cosa, tutto il plutonio estratto sarà utilizzato a fini militari. Un terzo delle barre di combustibile sono già state riprocessate». «Secondo, cominceremo l'arricchimento dell'uranio», aggiunge il comunicato in cui si afferma che ogni blocco imposto alla Corea del nord sarà considerato un atto di guerra. «L'opzione di abbandonare le armi nucleari - si aggiunge - è divenuta una scelta impossibile e poco importa che ci autorizzino o meno a disporre di armi nucleari». Si tratta della prima reazione ufficiale alla risoluzione dell'Onu, che instaura un sistema rafforzato di ispezioni al carico di aerei, navi e trasporti terrestri provenienti o diretti in Corea del Nord, controlli che potranno avvenire anche in alto mare. Inoltre è stato allargato l'embargo sulle armi e le sanzioni finanziarie. La reazione di Mosca- Il Presidente della commissione esteri della Duma di stato russa, Kostantin Kosachev, rende noto che non si escludono ulteriori misure restrittive contro la Corea del Nord, se Pyongyang non cederà alle pressioni internazionali e rinuncerà al suo programma nucleare bellico. La comunità internazionale, ha detto in una intervista all'Agenzia di stampa Interfax, non ha altra scelta che non applicare sanzioni più stringenti se la Corea del Nord non risponderà alla risoluzione approvata ieri, in cui si ribadisce anche la richiesta del blocco di test missilistici. Una risoluzione, ha detto il deputato che rappresenta il Partito di maggioranza, Russia Unita, messa a punto «in modo attento e responsabile» che «ha aperto la strada a negoziati», che Pyongyang non deve trasformare in un'occasione «distruttiva».