Scia di sangue

El Paso, strage a Walmart: 20 morti, anche dei bimbi. Fermato il killer: ispanici nel mirino

Davide Locano

L’America fa i conti con l’ennesima strage delle armi, la strage più letale dall’inizio dell’anno negli Stati Uniti, probabilmente dettata dall’odio verso gli ispanici. Un giovane, Patrick Crusius, 21 anni, di Dallas, è entrato in un supermercato Walmart, nel centro commerciale Cielo Vista di El Paso, in Texas, imbracciando un Kalashnikov e ha cominciato a sparare. I morti sono 20, tra cui dei bambini, 26 i feriti, molti dei quali lottano tra la vita e la morte. La polizia parla di crimine d’odio: è sotto esame del Fbi un manifesto di 4 pagine, intitolato The Inconvenient Truth (la verità scomoda, ndr) che si ritiene sia stato scritto proprio dal 21enne (ma ancora non c’è la conferma ufficiale): fa riferimento al massacro di Christchurch e alla Teoria della Grande Sostituzione. L’attacco al locale Walmart sarebbe una risposta all’invasione ispanica del Texas e il killer si dice ispirato dal suprematista bianco, Brenton Tarrant, autore della strage nelle moschee nella città neozelandese. Il manifesto è stato postato nel forum 8Chan, lo stesso all’epoca utilizzato da Tarrant, appena 20 minuti prima, secondo la Cnn, della prima telefonata di allarme alla polizia di El Paso. Nel manifesto l’autore parla del suo odio per immigrati e ispanici, accusando loro e agli americani di prima generazione di portare via il lavoro e annacquare la cultura statunitense. È una risposta - si legge - "all’invasione ispanica del Texas: loro sono quelli che istigano e non io. Io sto semplicemente difendendo il mio Paese dalla sostituzione etnica e culturale portata da un’invasione". Poi, l’autore del manifesto si scaglia contro i Democratici e anche contro i Repubblicani. "Le mie opinioni sull’automazione e sull’immigrazione e su tutto il resto - aggiunge - anticipano Trump e la sua campagna elettorale". Il giovane, di cui c’è una foto mentre entra nel locale - maglietta con le maniche corte, pantaloni lunghi color chiaro, occhiali e cuffie per proteggersi dal rumore degli spari, un fucile automatico imbracciato e pronto a far fuoco - è stato catturato dalla polizia senza opporre resistenza. Il governatore del Texas, Greg Abbott, ha detto che si è trattato di "uno dei giorni più sanguinosi" nella storia dello Stato. Ancora si sa poco delle vittime ma il presidente messicano Manuel Lopez Obrador ha detto che ci sono tre messicani tra i morti. L’America è sotto shock. Alcuni giorni fa due impiegati della stessa catena commerciale erano stati uccisi a colpi d’arma da fuoco a Southaven in Mississippi; e sabato scorso, un 19enne di origini italo-iraniane, con simpatie suprematiste, ha aperto il fuoco sulla folla al Gillroy Garlic Festival in California e ha ucciso tre persone, tutti giovanissimi: un bimbo di 6 anni, un’adolescente di 13 e un ragazzo di 2.