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Strage moschee, da oggi restituzione corpi
Wellington, 17 mar. (Adnkronos/dpa) - I corpi delle persone uccise nella strage delle moschee a Christchurch in Nuova Zelanda inizieranno a essere restituiti ai parenti da questa sera. Ad affermarlo è il primo ministro della Nuova Zelanda Jacinda Ardern. Il bilancio della strage è di 50 morti. Vittime con nazionalità e storie diverse, convinte di aver trovato un futuro migliore: tra loro Sayyad, che sognava di diventare un calciatore di football, e poi Khaled, rifugiato siriano arrivato solo pochi mesi in Nuova Zelanda pensando di essere ormai al sicuro. E ancora, il piccolo Mucad, che di anni ne aveva solo 3. A ucciderli "un bianco ordinario" ispirato da Anders Breivik e da Luca Traini. Così si è definito Brenton Tarrant, il 28enne australiano che ha documentato il massacro con una diretta Facebook e che prima di entrare in azione ha pubblicato online un manifesto di 73 pagine intitolato 'The Great Replacement'.Nel documento, si presenta come un individuo proveniente da una "famiglia a basso reddito della working class". "Ho avuto un'infanzia regolare, senza grandi problemi", prosegue. "Sono solo un bianco normale, proveniente da una famiglia regolare, che ha deciso di prendere posizione per garantire un futuro alla propria gente". Tarrant resterà in carcere fino alla prossima udienza presso l'Alta Corte di Christchurch ai primi di aprile. "Sembrava molto calmo ed ha osservato a lungo media e avvocati", ha riferito Annekke Smith di Radio New Zealand, precisando che l'accusato non ha chiesto libertà su cauzione né di veder oscurato il suo nome. Il 28enne non aveva destato sospetti, ha sottolineato il premier australiano Scott Morrison: "Non era sul radar di nessuno", ha detto, parlando con i cronisti davanti alla moschea di Lambeka a Sydney. "E questa è la vera sfida riguardo al terrorismo". Al momento, ha quindi aggiunto, è presto per sapere se l'uomo - cittadino australiano - verrà estradato.