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Fitoussi: "Tensioni mettono a rischio sogno asse Parigi-Roma"
Roma, 8 feb. (AdnKronos) - La crisi tra la Francia e l'Italia, che è scoppiata ieri con il richiamo dell'Ambasciatore francese ieri per consultazioni, mette a rischio il sogno di un asse Parigi - Roma che avrebbe potuto sostituire l'asse Parigi - Berlino. Così all’Adnkronos l’economista francese Jean-Paul Fitoussi, docente all’istituto di studi politici di Parigi e all’Università Luiss di Roma, commentando l'attuale situazione di tensione tra la Francia e l'Italia. "Se guardiamo al medio - lungo termine quello che si rischia di perdere, osserva Fitoussi, "è la nascita di un asse italo-francese che avrebbe potuto sostituire quello che esiste tra la Francia e la Germania. Si poteva sognare un accordo con l'Italia di questo tipo ma ora è molto più improbabile dopo questi litigi". Per l'economista francese comunque l'attuale situazione è "frutto di sbagli" da entrambi i lati delle Alpi: "Non credo -spiega- che avrà delle ripercussioni maggiori. I rapporti economici tra i due paesi non dovrebbero subire ripercussioni: certo i rapporti economici che puntano alla possibilità di costruire insieme degli investimenti pubblici come la Torino - Lione sono a rischio ma quelli privati non lo sono. L'imprenditore francese che vuole investire in Italia guarda alla redditività del suo investimento non alla buona intesa tra governi". Comunque, rileva l'economista, "entrambe le due parti in causa hanno torto: la Francia non si è comportata bene nei confronti dell'Italia, in particolare quando il presidente Emmanuel Macron in modo non amichevole ha convocato una riunione sulla Libia senza invitare l'Italia al tavolo, e l'Italia non si è comportata bene con la Francia, quando il vicepremier Luigi Di Maio ha incontrato i gilet gialli in Francia. Insomma hanno sbagliato tutti". Il richiamo dell'Ambasciatore francese a Parigi per consultazioni "è un gesto simbolico che non credo avrà conseguenze nel lungo termine. E' un gesto che esprime il malcontento del presidente Macron". Inoltre per Fitoussi ormai "siamo in piena campagna elettorale" per le Europee in un quadro in cui l'Europa "si è comportata male con tanti paesi: con la sua arroganza ha fatto un grande casino per ridurre l'obiettivo di deficit/pil dell'Italia dal 2,4% al 2,04%". La situazione economica, sottolinea ancora l'economista francese, "mi preoccupa dapertutto e non soltanto in Italia" e la soluzione non può continuare ad essere politiche di austerity. "Con le politiche di austerità riusciremo solo ad ottenere una crescita più bassa. Questo tipo di politica non ha mai avuto come conseguenza l'abbassamento del debito pubblico. Invece i paesi che hanno lasciato aumentare il debito pubblico, come gli Stati Uniti, ora hanno piena occupazione e il disavanzo più basso. E' meglio fare disavanzo ed evitare una recessione aspettando il ritorno della crescita piuttosto che ritrovarsi in una situazione in cui la recessione brucia miliardi", conclude Fitoussi.