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Brexit, ambasciatore italiano in Gb: "Stesse garanzie anche con no deal"
Roma, 16 gen. (AdnKronos) (di Maria Grazia Napolitano) - Le dimensioni della bocciatura dell'accordo con la Ue sulla Brexit sono state "sorprendenti", tuttavia, per quanto riguarda la situazione specifica dei diritti cittadini italiani e delle imprese "abbiamo avuto rassicurazioni che le stesse garanzie saranno riconosciute anche in caso di no deal". All'indomani del voto, l'ambasciatore italiano a Londra, Raffaele Trombetta, parla con l'Adnkronos dello stato d'animo della comunità dei nostri connazionali del Regno Unito e delle preoccupazioni per le imprese. "Quello di ieri è stato un risultato abbastanza sorprendente - commenta l'ambasciatore - Tutti sapevamo, tutti prevedevano che l'accordo non sarebbe passato, ma certo la dimensione della sconfitta è abbastanza sorprendente". Per quanto riguarda la situazione specifica degli italiani, Trombetta ricorda che "uno degli aspetti più importanti e positivi dell'accordo che non è passato ieri riguarda i diritti dei cittadini europei nel Regno Unito e dei cittadini britannici in Europa: riteniamo che quei punti fossero soddisfacenti e questa resta per noi una priorità del negoziato". E su quegli elementi le autorità britanniche hanno dato rassicurazioni importanti. "Nelle scorse settimane - sottolinea l'ambasciatore italiano a Londra - ci hanno più volte ripetuto che le stesse garanzie saranno assicurate anche in caso di no deal e noi su questo contiamo molto. Non c'è motivo di non credere che non manterranno gli impegni assunti. Ovviamente la nostra speranza è che non si verifichi l'ipotesi del no deal e che alla fine si possa giungere ad un accordo, perché questo è nell'interesse di tutti". La seconda priorità riguarda i rapporti economici e commerciali tra Roma e Londra, che "sono molto positivi, sia in termini assoluti che in termini di nostra presenza sul mercato". "Nell'ipotesi di un no deal, e noi ci auguriamo che non ci sia - insiste Trombetta - ci auguriamo che possa continuare il flusso attuale, che le relazioni non subiscano contraccolpi da quello che sarà l'esito finale della Brexit". Per dare una dimensione dell'importanza dei rapporti, l'ambasciatore ricorda che nel 2017 l'interscambio tra Italia e Regno Unito è stato di 34,5 miliardi di euro, con un saldo positivo per il nostro Paese di 11,4 miliardi. Una tendenza confermata nei primi 9 mesi del 2018, con dati che confermano un miglioramento sia per quanto riguarda l'interscambio che il saldo. Molto importante, anche, secondo Trombetta, "la collaborazione in materia scientifica, di difesa, qualcosa che tutti vogliamo che resti". Quanto alla presenza degli italiani nel Regno Unito - si stima che siano circa 700mila i connazionali nel Paese, anche se il numero di quelli registrati è inferiore - l'ambasciatore parla di "un certo calo negli arrivi, ma francamente non ci sono dati che facciano parlare di un nuovo fenomeno, di un'uscita di massa o di un freno agli arrivi" a causa della Brexit.