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"Foto a obiettivi sensibili", libera giornalista italiana fermata in Sudan
Roma, 6 gen. - (AdnKronos) - Avrebbe scattato foto a "obiettivi sensibili" Antonella Napoli, la giornalista fermata questa mattina in Sudan e rilasciata dopo qualche ora. Fondatrice e presidente dell'associazione 'Italians for Darfur Onlus' e membro del consiglio di presidenza di 'Articolo 21', era stata fermata dalle autorità locali a Khartoum. A confermare il rilascio il ministro degli Esteri e della Cooperazione Internazionale, Enzo Moavero Milanesi. Moavero, si legge in una nota, aveva dato istruzioni all'ambasciata d'Italia a Khartoum di attivarsi immediatamente in raccordo con la Farnesina. E' stato dunque preso formale contatto con le autorità locali allo scopo di avere tutte le necessarie informazioni e di ottenere il rilascio della giornalista italiana nei tempi più rapidi.A lanciare l'allarme era stato Riccardo Noury, portavoce della sezione italiana di Amnesty International. "Ho ricevuto un messaggio whatsapp e sms - aveva detto Noury all'Adnkronos - nel quale Antonella appunto affermava di essere stata fermata a Khartoum da sedicenti poliziotti, ma il messaggio non è stato terminato, è incompleto. Si concludeva con avv..., come se fosse avvisa... Sono personalmente e professionalmente preoccupato, anche perché Antonella è in possesso di due cellulari, uno italiano e uno sudanese, e nessuno dei due è raggiungibile". "Antonella era in Sudan con regolare visto stampa - aveva aggiunto il portavoce di Amnesty Italia - e mi sorprende molto questo fermo perché è conosciuta nell'area, sarà almeno la decima volta che si reca in Darfur a seguire le proteste. Certo il clima è molto teso".