I colloqui

Corea del Nord, la svolta nucleare che terrorizza Trump: l'ultimo tentativo disperato

Giovanni Ruggiero

Con i colloqui di Panmunjom tra Corea del Nord e Corea del Sud, gli esperti diplomatici di Donald Trump sono a lavoro per evitare un clamoroso ribaltone geopolitico nella penisola, dopo settimane di tensione e minacce reciproce tra Washington e Pyongyang. Il terrore della diplomazia americana è di restare fuori dai giochi, nel caso in cui i colloqui partiti per la partecipazione alle Olimpiadi invernali dei nordcoreani dovessero proseguire, ad esempio, con una trattativa sul disarmo militare. Per questo Trump ci ha tenuto subito a mettere il cappello sull'operazione, tentando di prendersi i meriti per quell'incontro, proprio grazie alla sua linea aggressiva, come riporta La Stampa. Leggi anche: Toh Il papa, tra Kim Jong-Un e Donald Trump? Ecco con chi si schiera Il rischio concreto per gli americani resta comunque di perdere l'intesa con l'alleato sudcoreano, secondo diversi analisti ormai esasperato dai toni dello scontro tra il dittatore nordcoreano e l'inquilino della Casa Bianca. E considerando che già al tavolo dei colloqui gli americani non sono stati invitati, l'interesse Usa è sempre più orientato perché quell'incontro si occupi esclusivamente di Olimpiadi. Leggi anche: Corea del Nord, il ritorno clamoroso alle Olimpiadi A rendere più tesa la corda è l'inserimento della Cina nel tentativo di risolvere la questione coreana in modo del tutto pacifico. Pechino è sempre più orientata perché venga congelato il programma nucleare nordcoreano. In cambio però gli americani dovrebbero smantellare tutto il proprio apparato militare nel territorio di Seul. Una proposta che a Trump è suonata come un affronto inaccettabile, riavvicinando in modo drastico l'unica soluzione mai esclusa dal presidente Usa: quella militare.