Per l'opposizione è broglio

Azerbaigian, presidenziali farsa: risultati del voto noti prima delle consultazioni

Roberto Procaccini

Elezioni talmente manipolate che i risultati erano noti il giorno prima del voto. Le presidenziali in Azerbaigian si sono svolte mercoledì 9 ottobre, ma la commissione elettorale ha pubblicato i risultati già martedì: prevedendo, come poi è avvenuto, la vittoria con larghissimo vantaggio del premier uscente Ilham Aliyev (in carica da 10 anni, dopo che la stessa carica è stata ricoperta dal padre). Secondo le autorità azere non si è trattata di una fuga di informazioni, ma di un errato test della app per aggiornare la cittadinanza sui risultati elettorali. "Avevamo inserito i dati delle presidenziali 2008 - la spiegazione - e lo sviluppatore del software per sbaglio li ha pubblicati". Ma gli osservatori internazionali e i militanti del partito d'opposizione sentono puzza di broglio: i risultati finiti online per qualche ora non coincidono con quelli dell 2008, ma sono piuttosto vicini a quelli ufficiali diramati dopo le consultazioni. La denuncia dell'Osce - Aliyev ha vinto con l'85 per cento delle preferenze, ma anche secondo l'Osce (Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa) il voto è viziato dalle pressioni delle autorità. La campagna elettorale dell'opposizione è stata "pregiudicata da limitazioni delle libertà di espressione - scrive l'Osce -, riunione e associazione, che non hanno garantito le stesse condizioni per i candidati". Il voto e lo scrutinio non sono andati meglio: si sono registrati "casi di detenzione, procedimenti penali, aggressioni e altre pressioni nei confronti di giornalisti", sostengono gli osservatori, mentre risultano casi di brogli in 37 seggi e le operazioni di conteggio sono state come "negative o molto negative nel 58 per cento dei seggi osservati".