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Turismo e business: Catalogna in ginocchio

(AdnKronos) - Venti imprese all'ora. E' questo il ritmo con cui le aziende negli ultimi giorni stanno chiedendo una variazione di domicilio dalla Catalogna ad altre regioni della Spagna. E secondo 'El Mundo', tra il 2 e il 16, sono bene 700 le società che hanno già trasferito la propria sede. Il ritmo era aumentato nei momenti di maggiore tensione per diminuire in realtà da quando Puigdemont non ha confermato la dichiarazione di indipendenza e il governo di Mariano Rajoy ha assicurato che non lo permetterà. La 'grande fuga', in tutti i settori, è iniziata con le banche e con alcune delle maggiori società della regione, come CaixaBank, Banco Sabadell, Gas Natural. Ma questo è stato solo l'inizio, perché a cascata anche le aziende più piccole hanno iniziato a fare la stessa cosa. Ma il problema non è solo questo perché dati economici che riguardano l'ultimo trimestre dell'anno mostrano che l'ottimismo delle imprese del Paese ha perso la sua spinta. E le conseguenze di questa instabilità già si vedono nel fatto che tra giugno e settembre è diminuito il numero delle neoaziende in Catalogna mentre il numero delle società create a Madrid è aumentato. Il mercato immobiliare, in ripresa dopo alcuni anni di stand by, sta subendo una nuova battuta d'arresto. Gli investitori, specialmente quelli internazionali, non capiscono cosa stia succedendo e di fronte ai dubbi preferiscono rimanere cauti, a tal punto da sospendere diverse operazioni già avviate. A risentirne è anche il turismo. L'instabilità politica, secondo 'elPeriodico', ha fatto sì che negli ultimi 15 giorni si è registrato un calo del 15% e le conseguenze per il futuro rischiano di essere ben peggiori. Exceltur, che rappresenta le maggiori aziende del settore, parla di un impatto da 1.197 milioni di euro con un calo del 20% nella migliore delle ipotesi. L'attuale situazione in Catalogna, che sta già colpendo la domanda, potrebbe sottrarre un punto alla crescita del turismo in Spagna, dal 4,1% al 3,1% per il 2017. Con effetti "molto negativi" sull'occupazione (405.000 persone in totale) e su altri settori interessati dagli effetti della principale attività economica nella regione, visto che gli investimenti commerciali hanno già subito una grande frenata.