Venti di guerra
L'uomo rapito con Quirico:"Assad non è responsabiledell'attacco chimico"
Non è il regime di Bashar al Assad il responsabile dell'attacco con armi chimiche del 21 agosto scorso, a seguito del quale gli Stati Uniti potrebbero intervenire militarmente in Siria. E' la convinzione espressa da Pierre Piccinin, lo scrittore belga rilasciato ieri insieme al giornalista della Stampa Domenico Quirico, che riferisce di una conversazione tra i ribelli ascoltata di nascosto mentre era prigioniero. "E' un dovere morale dirlo", ha affermato parlando con la radio Rtl. "Non è il governo di Bashar al-Assad ad aver utilizzato il sarin o altri gas alla periferia di Damasco". L'insegnante 40enne ha poi ammesso quanto "gli costi dire" tutto ciò, perchè "dal maggio del 2012 sostengo fortemente l'Esercito libero siriano (le milizie dei ribelli) nella sua giusta lotta per la democrazia". Kerry accusa, Assad nega - ''Non c'è dubbio su chi sia responsabile per l'attacco chimico'' a Damasco, ha ribadito invece oggi a Londra il segretario di Stato Usa John Kerry ripetendo che la quantità di prove a carico di Assad disponibili al momento ''non ha precedenti''. Accuse che il presidente siriano è tornato a contestare negando che il regime sia dietro agli attacchi di gas nervino e sostiene che le forze governative siano state esse stesse prese di mira dall'uso di armi chimiche. Se ci sarà un attacco contro la Siria, aspettatevi risposte a tutto campo, perche' ''non siamo l'unico attore nella regione'', ha detto Bashar al Assad alla Cbs. Come si legge sul sito di CbsNews, il presidente iraniano, riferendosi ai suoi alleati iraniani e agli Hezbollah, ha detto che gli Usa ed i suoi alleati devono ''aspettarsi qualsiasi azione'' di risposta. All'anchorman Charlie Rose, il presidente siriano ha spiegato: ''Dovete aspettavi qualsiasi cosa. Non necessariamente da parte del governo. ''Avete diverse parti, fazioni diverse, ci sono ideologie diverse - ha chiosato Assad -. Avete di tutto nella regione in questo momento''. Chiacchierata - Domenico Quirico, però, ridimensiona le parole del suo compagno di cella Piccinin.“E’ folle dire che io sappia che non è stato Assad a usare i gas”, ha detto l'inviato de La Stampa dopo aver saputo delle dichiarazioni dello scrittore belga. "Eravamo all'oscuro di tutto - ha detto Quirico - e quindi anche dell'attacco con i gas a Damasco". “Un giorno però - ha aggiunto - dalla stanza in cui venivamo tenuti prigionieri, attraverso una porta socchiusa, abbiamo ascoltato una conversazione in inglese via Skype che ha avuto per protagoniste tre persone di cui non conosco i nomi. Uno si era presentato a noi in precedenza come un generale dell’Esercito di liberazione siriano. Un secondo, che era con lui, era una persona che non avevo mai visto. Anche del terzo, collegato via Skype, non sappiamo nulla”. “In questa conversazione - ha detto Quirico - dicevano che l’operazione del gas nei due quartieri di Damasco era stata fatta dai ribelli come provocazione, per indurre l’Occidente a intervenire militarmente. E che secondo loro il numero dei morti era esagerato”. L'inviato de La Stampa, però, non sa se ritenere affidabile o meno quella che potrebbe essere una semplice chiacchierata tra ribelli.