Intervista esclusiva a "Le Figaro"

Siria, Assad minaccia Usa e Francia: "Fate la guerra senza prove, il Medio Oriente esploderà"

Giulio Bucchi

L'uso di armi chimiche da parte delle truppe del governo di Damasco sarebbe stato illogico. Si difende così, in un'intervista esclusiva al quotidiano francese le Figaro, il presidente siriano Bashar al Assad, che minaccia Obama e Hollande ("Vogliono la guerra ma non hanno fornito prove") e il mondo intero: "Il Medio Oriente è una polveriera, potrebbe esplodere". E intanto dalla Casa Bianca trapela imbarazzo per la foto, pubblicata dal Daily Mail, della cena "intima" tra l'attuale segretario di Stato americano John Kerry e lo stesso Assad. Era il 2009, non una vita fa. E pochi giorni fa lo stesso Kerry ha paragonato il presidente siriano a "Hitler e Saddam Hussein" "Uso di armi chimiche? Illogico" - "Supponiamo che il nostro esercito voglia usare armi di distruzione di massa - dice Assad all’intervistatore -. E' plausibile che lo faccia proprio in una zona in cui è dispiegato e dove i suoi stessi soldati sono stati feriti da queste armi, come hanno constatato gli ispettori delle Nazioni Unite che li hanno visitati negli ospedali dove sono in cura? Dove sta la logica?". Assad preme su questo punto: non ci sono prove definitive che sia stato il suo regime a utilizzare i gas che hanno sterminato centinaia di civili negli attacchi di fine agosto. Stati Uniti e Francia, al contrario, si dicono "senza dubbi" al riguardo. "Obama e Hollande sono stati incapaci di fornire le prove alle loro nazioni", replica loro Assad, che poi minaccia direttamente Parigi: "Nella misura in cui la politica francese è ostile al popolo siriano, questo stato sarà allora un nemico. Ci saranno delle ripercussioni, negative ben inteso, sugli interessi della Francia". "Chiunque - ha aggiunto - contribuisce a rafforzare finanziariamente e militarmente dei terroristi è nemico del popolo siriano. Chiunque operi contro gli interessi della Siria e dei suoi cittadini è un nemico". "Il popolo francese non è un nostra nemico - ha proseguito il presidente siriano - ma la politica del suo stato è ostile al popolo siriano. Questa ostilità finirà quanto lo stato francese cambierà politica". "Il Medio Oriente esploderà" - L'altro deterrente usato da Assad è il rischio, evocato anche da Papa Francesco, di una guerra che da nazionale si trasformi in regionale e poi, in una escalation di violenza, coinvolga il mondo intero, sia per ripercussioni economiche che per la questione terrorismo. "Il Medio Oriente è una polveriera a cui si sta avvicinando del fuoco - è l'immagine proposta dal presidente siriano. - Tutto il mondo perderà il controllo della situazione perché la polveriera esploderà. Il caos e l’estremismo si espanderanno. Il rischio di una guerra regionale esiste".