Esteri

Cina: libero dopo 17 anni di prigione, era innocente

Hefei, 14 ago. (Adnkronos/Xinhua) - Un uomo nell'est della Cina e' stato dichiarato innocente dopo aver passato 17 anni diella sua vita in prigione per il presunto omicidio della moglie. La donna era stata trovata morta in casa il 2 dicembre del 1996. La Corte Suprema Popolare della provincia di Anhui ha rilasciato ieri Yu Yingsheng a seguito di un secondo processo, in cui ha stabilito che nel precedente processo i fatti circa il presunto omicidio erano poco chiari e le prove insufficienti. Yu era stato condannato all'ergastolo da un tribunale di Bengbu. Nel maggio scorso la Corte Suprema ha ordinato un nuovo processo dopo che per anni Yu e il padre avevano continuato a presentare ricorso. A seguito del rilascio il tribunale ha conferito a Yu, le cui condizioni di salute non sarebbero buone, il diritto di chiedere un risarcimento. L'agenzia ufficiale Xinhua spiega che il governo cinese ha annunciato le nuove linee guida per scongiurare errori giudiziari. Le linee guida ribadiscono alcuni principi giuridici, compresi quelli che richiedono che la colpa debba essere stabilita senza ombra di dubbio e che i giudici, i procuratori e gli agenti di polizia saranno "responsabili a vita" per il loro ruolo in condanne ingiuste. Uno dei piu' clamorosi errori giudiziari e' quello commesso nel 1995, con l'esecuzione di un giovane di 21 anni, Nie Shubin, condannato a morte l'anno prima per lo stupro e l'omicidio di una donna. Ma dieci anni dopo un altro uomo ha confessato alla polizia di essere il vero autore dell'omicidio.