Calvario dietro le sbarre
Usa, in carcere per errore 4 giorni: studente risarcito con 4 milioni di dollari
Quattro milioni di dollari di risarcimento per uno studente 25enne rimasto rinchiuso, senza motivo, per più di quattro giorni in una piccola cella senza finestre, né cibo né acqua. Nessuno si è ricordato di lui. Daniel Chong, fermato durante un blitz antidroga - e in seguito dichiarato estraneo ai fatti -, doveva restistere in quello spazio angusto solo qualche minuto. Poi è stato dimenticato: "Pensavo di morire", ha raccontato lo studente protagonista di questa tragica esperienza avvenuta nell'aprile 2012 in un carcere di San Diego, negli Usa. La reclusione - Chong, all'epoca 23enne, ha passato quattro lunghi giorni all'interno della cella, senza poter mangiare né bere, e perdendo diversi chili di peso: "Sono stato costretto a bere la mia urina. Urlavo, prendevo a pugni la porta. Ho anche provato a infilarvi sotto dei lacci per far notare visivamente la mia presenza. Ma nessuno si è accorto di me. Sono stato colto anche da allucinazioni”, ha riportato il suo legale. Ha cercato persino di incidersi sul braccio un messaggio di addio per la madre, convinto di non rivederla più. Poi le sbarre sono state riaperte e il ragazzo è stato "ritrovato". Adesso la Dea, come dice Julia Yoo, uno dei suoi avvocati, ha deciso di introdurre norme di detenzione nazionali a seguito del suo calvario, comprese ispezioni giornaliere e l'introduzione di telecamere all'interno delle celle. La vicenda – come riporta Bbc News – si è conclusa con un maxirisarcimento di 4 milioni, 700 dollari per ogni minuto di reclusione.