Cortei al Cairo
Egitto, migliaia in piazza per chiedere le dimissioni del presidente Morsi
Decine di migliaia di egiziani sono scesi in strada al Cairo al grido di "Irhal! Irhal!" (Vattene, ndr) per chiedere le dimissioni del presidente Mohammed Morsi, nel primo anniversario della sua elezione. A migliaia si sono riuniti nella centrale piazza Tahrir, luogo simbolo della rivolta che portò alla destituzione del presidente Hosni Mubarak nel 2011. Diversi altri cortei sono diretti verso la piazza e il palazzo presidenziale. A macchiare l'imponente manifestazione di protesta la notizia, arrivata in serata, che a Beni Suef, a 150 km a sud del Cairo, si è registrato un morto e almeno 30 feriti negli scontri tra i sostenitori e gli oppositori. Lo riferisce il sito del quotidiano al Arham secondo il quale nel centro sulle rive del Nilo sono state incendiate diverse dei del partito Libertà e Giustizia, braccio politico dei Fratelli Musulmani. Intanto i sostenitori di Morsi, esponente della Fratellanza musulmana, conducono da ieri, sabato 29 giugno, un sit davanti ad una grande moschea a quattro chilometri dal palazzo presidenizale. Decine di giovani uomini muniti di bastoni, scudi ed elemetti, si sono riuniti in diversi squadroni. Gehad El-Haddad, portavoce della Fratellanza, ha detto all'agenzia Dpa di sperare che non vi siano violenze, ma ha anche avvertito contro ogni tentativo di assaltare il palazzo presidenziale. "I muri del palazzo presidenziale rappresentano una linea rossa - ha affermato - i nostri comitati e i nostri manifestanti non si muoveranno fino a quando la scena sarà pacifica. Ma se vi sarà un tentativo di colpo di Stato al palazzo presidenziale, con polizia e militari che non reagiranno in maniera adeguata... allora il popolo egiziano si solleverà". La campagna contro Morsi è stata lanciata dal movimento popolare Tamarod (ribelle) che ieri ha annunciato di aver raccolto oltre 22 milioni di firme contro il presidente, otto milioni più dei voti da lui ottenuti alle elezioni. Migliaia di persone sono scese in piazza contro Morsi anche nelle province settentrionali di Alessandria, Mansoura e Port Said.