Stalking democratico

La figlia di Rodotà sputtana il Pd:"Mi chiamano per far ritirare mio padre"

Ignazio Stagno

Il Pd le sta provando tutte per spianare la strada ad uno dei suoi candidati. Dopo la figuraccia con il tonfo di Franco Marini ora sono vietate figuracce pure con la candidatura di Romano Prodi. Così bisogna togliere di mezzo tutti gli ostacoli. Il più temuto è Stefano Rodotà il candidato del Movimento Cinque Stelle. Rodotà è stato chiaro lui non molla e ha pure confermato la sua volontà ferma di partecipare alla corsa per il Colle. Forte anche delle Quirinarie dei grillini che lo hanno spinto dopo la Gabanelli e Strada verso la partita per la presidenza della Repubblica. Vito Crimi e Roberta Lombardi sono pure andati a casa Rodotà per convincerlo a restare in corsa. "Siamo qui per salutarlo. Farsi da parte per Prodi? Prima ci sono anche altri nomi…”. Ma in largo del Nazareno si danno un gran da fare per toglierlo di mezzo. E allora provano a convincere Rodotà chiamando al telefono la figlia Maria Laura. Lei scocciata dalle continue pressioni sbotta su twitter e sputtana il Pd: "Fantastico. Pur di non parlare col garante quelli del piddì chiamano me per convincermi a convincerlo non si sa di che". Insomma i democratici stanno attaccati al cellulare e fanno stalking sulla figlia per far fuori Rodotà. L'ultima spiaggia di un Pd allo sbando. E i numeri del terzo scrutinio che vedono il tonfo di Prodi e l'avanzata di Rodotà testimoniano come le paure del Pd siano fondate.