Il divieto

"Vietato usare i phon pubblici per asciugarsi i genitali": il cartello nello spogliatoio maschile che fa discutere il mondo

Alessia Albertin

Proibito anche l’ultimo "vizietto" degli uomini: usare il phon per asciugarsi i genitali. Sì, perché a quanto pare questa pratica - non a tutti gradita - si è diffusa nella città islandese di Sundhöllin, costringendo gli amministratori della piscina comunale a vietarla espressamente tramite un cartello. Illustrato per giunta, per non lasciare spazio agli equivoci. Il divieto è di un giallo acceso e raffigura un uomo impegnato ad asciugarsi il pube con l’asciugacapelli pubblico dato in dotazione negli spogliatoi. L’immagine è sormontata da una grossa “X” rossa. A fianco campeggia la scritta: "Non asciugate i vostri genitali o il vostro fondoschiena con i phon comunali presenti nella piscina o nella palestra". Segue poi un cortese ma perentorio invito a chi, evidentemente, ha una zona intima particolarmente villosa e quindi difficile da asciugare, a munirsi di "un phon personale o un asciugamano più assorbente". A swimming pool in Iceland has warned men not to use hair dryers on their private parts. Surely that's common sense? https://t.co/P2iul9xvwA— Buzz.ie (@buzzdotie) 25 aprile 2016 Il poster è categorico e non lascia spazio a dubbi. Ma perché si è reso necessario esplicitare una norma ai più sembrerà una semplice questione di buon senso e di educazione? La vicenda parte da una lettera di lamentela di un residente, Haraldur Jónasson, pubblicata su un quotidiano locale e poi ripresa da altre testate internazionali. La lettera era ironicamente intitolata Questo non è un asciugatore per genitali e denunciava l’uso scorretto e antigienico che veniva fatto dei phon comuni nello spogliatoio maschile. Tanto è stato il clamore provocato dall’insolita lamentela, da costringere gli amministratori della piscina comunale a prendere i dovuti provvedimenti.