Le conseguenze del boicottaggio
La minaccia del Re Mida di Sharm: "Punite l'Egitto? Attenzione all'Isis"
"Sono degli idioti. Lo scriva eh: idioti". Così Ernesto Preatoni interpellato da Il Giorno. Lui è l'uomo che, dal nulla, si è inventato Sharm el Sheikh, e ora commenta gli sviluppi del caso Regeni, con l'Italia che starebbe valutando di boicottare il turismo in Egitto. Preatoni, 73 anni, continua: "Sono degli idioti non perché va contro i miei affari" ma anche perché "il turismo in Egitto è già morto, così fanno come Maramaldo, uccidono un uomo morto". Cosa dovrebbe fare, dunque, l'Italia? "Ma nulla - riprende -! Questo è e resterà un delitto irrisolto come ce ne sono tanti. Anche in Spagna sono morte quelle ragazze in pullman, vietiamo i viaggi in Spagna?". Dunque, puntualizza: "Sia ben chiaro, spiace che un povero ragazzo sia morto. Ma siamo scellerati se pensiamo di mettere a posto le cose degli arabi, che sono indietro di 400 o 500 anni perfino nel loro calendario". Preatoni, inoltre, affaccia uno scenario drammatico. Insiste sulla crisi del turismo in Egitto, afferma che "se non avessi interessi anche altrove, con i quali ogni mese copro le perdite, lascerei Sharm. Abbiamo mandato via da Coral Bay 25, 30 lavoratori italiani che non troveranno più lavoro". Dunque, riprende: "Intanto in Egitto si sta creando un esercito di disperati che non avranno altra possibilità che unirsi all'Isis". Dunque, per Preatoni, per paradossi l'eventuale boicottaggio del turismo in Egitto avrebbe come conseguenza il rafforzamento del terrorismo islamico.