Terrorismo

Egittpo, Un altro attentato in un resort

Lucia Esposito

Due membri delle forze di sicurezza egiziane sono stati uccisi questa mattina in un attacco ad un posto di blocco a Moneib, nel distretto di Giza, a sud del Cairo. Lo riferisce il quotidiano egiziano al Masry al Youm, secondo cui i due uomini rimasti uccisi sono un colonnello della polizia e un militare di leva. Da una prima ricostruzione emerge che i militanti hanno raggiunto il posto di blocco a bordo di una motocicletta, sparando contro il personale di guardia. Diversi uomini della sicurezza avrebbero dato il via ad una caccia all’uomo per tentare di catturare i due assalitori, che sono riusciti a fuggire subito dopo l’attacco. Nuovo colpo - L’assalto di questa mattina è l’ultimo di una serie di attacchi che in questi giorni hanno colpito il paese. Ieri sera due uomini armati hanno lanciato un attacco contro un resort turistico a Hurghada, sul Maro Rosso, sparando verso l’ingresso principale dell’edificio e ferendo tre turiste straniere. La pronta reaione delle guardie di sicurezza ha impedito ai due terroristi di entrare nell’hotel. Nella sparatoria è rimasto ucciso uno dei due attentatori, mentre l’altro è stato gravemente ferito. Sempre ieri lo Stato islamico ha rivendicato l’attacco avvenuto lo scorso 7 gennaio, a Giza, contro un autobus con a bordo 48 turisti di nazionalità israeliana.  Il comunicato - In un comunicato diffuso sui social media il movimento terroristico ha dichiarato: "In risposta agli ordini del califfo, una squadra del califfato è stata in grado di effettuare un attacco contro un bus che trasportava degli ebrei ad Haram. L’attacco ha causato decine di morti e feriti tra gli ebrei e le guardie dell’albergo, e i nostri soldati sono riusciti a fuggire", si legge nella nota. In realtà secondo le autorità egiziane l’attacco non ha provocato alcuna vittima e i turisti sarebbero arabo-israeliani e non ebrei. Secondo il ministero dell’Interno egiziano, inoltre, l’episodio sarebbe opera di alcuni membri dei Fratelli musulmani, gruppo considerato fuorilegge in Egitto, che stavano inscenando una piccola manifestazione di protesta nell’area di Haram, nei pressi  delle piramidi di Giza. Dal gruppo di circa 20 persone sarebbe stato lanciato un ordigno artigianale che avrebbe colpito l’autobus e la facciata dell’albergo, causando solo danni materiali. Secondo quanto riferito finora dalle forze di sicurezza egiziane, gli agenti di polizia hanno arrestato un uomo armato sul luogo dell’incidente, mentre un’altra persone coinvolta nell’aggressione sarebbe stata fermata in un quartiere del Cairo. Nel giugno 2015, un attentatore suicida si era fatto esplodere nei pressi dell’antico tempio di Karnak, nella città meridionale di Luxor, ferendo tre cittadini egiziani. Una settimana prima, uomini armati su una motocicletta avevano ucciso due membri della polizia turistica a Giza.