Intrigo internazionale

La Nato scherza col fuoco, lo schiaffo a Putin: la Russia minaccia durissime reazioni

Andrea Tempestini

La Nato sfida apertamente la Russia di Vladimir Putin. L'Alleanza Atlantica, infatti, ha invitato il Montenegro ad aderire all'organizzazione. Una decisione formalizzata in apertura della seconda giornata della ministeriale esteri in corso a Bruxelles dal segretario generale, Jens Stoltenberg. Così, dopo il negoziato di accesso e la successiva ratifica dei parlamentari dei 28 stati membri, il Montenegro diventerà il 29esimo paese della Nato, nonostante la contrarietà a più riprese espresse dalla Russia. Qui Balcani - Il Montenegro, dopo Croazia e Albania, sarà il terzo stato balcanico ad entrare nell'Alleanza. Sui tempi di adesione, il segretario generale ha affermato di attendersi che si possano concludere "all'inizio del 2017". Il premier montenegrino, Igor Lusic, ha affermato che "l'ingresso nella Nato del Montenegro cambia i giochi per il paese, spingendolo ulteriormente sulla via della democratizzazione ed è un passo importante per la stabilità dei Balcani". Mosca attacca - Durissima la reazione della Russia. Il capo del Consiglio della Federazione russa ha detto che il Paese interromperà i programmi di collaborazione con il Montenegro. Poi il portavoce del Cremlino, Dimitri Peskov, ha precisato che l'espansione del Patto Atlantico potrebbe comportare misure di ritorsione da parte della Russia. Per Peskov, "un eventuale ingresso del Montenegro nella Nato renderebbe impossibili molti programmi che prima erano realizzati con la Russia, anche di cooperazione tecnico-militare". Quindi Viktor Ozerov, presidente della Commissione Difesa del Senato Russo: "Il Montenegro - ha affermato - oggi diventa per la Russia un paese che è un membro potenziale della minaccia alla sua sicurezza". Rapporti interrotti - Da tempo, i rapporti tra Nato e Russia sono ai minimi termini: i ministri degli Esteri della Nato nel mese di aprile dell'anno scorso hanno interrotto ogni contato formale con Mosca, dopo l'annessione della penisola ucraina della Crimea e l'inizio del conflitto in Ucraina orientale, che ad oggi ha mietuto oltre 8mila vittime.