Particolari inquietanti

Charlie Hebdo, la moglie di Charb: "I contatti con l'uomo d'affari mediorientale e la casa svaligiata dopo la strage"

Giorgio Pinotti

Un'auto dai vetri scuri, un uomo d'affari mediorientale e un computer sparito: la fidanzata del direttore ucciso di Charlie Hebdo racconta di strane coincidenze e misteri nei giorni della strage al giornale satirico francese.  Valérie M. era la compagna di Charb, direttore del giornale, e aveva trascorso i due giorni prima della strage con lui nella sua casa. La donna, interrogata più volte dalla polizia, ha parlato con Le Parisien, rivelando alcuni particolari strani. I soldi - Valèrie ha raccontato che Charb era preoccupato per la situazione finanziaria del Charlie: "Doveva trovare 200 mila euro". Proprio la sera prima della strage, il 6 gennaio, il direttore, dopo una telefonata, aveva confidato alla donna di aver trovato i soldi. "Si è messo a cercare fondi un po' dovunque. Ed è stato messo in contatto anche con uomini d'affari mediorientali. Non mi ha mai voluto dire chi fosse l'intermediario che gli consentiva di incontrare questa gente. Lo chiamava semplicemente 'il mio contatto'", ha spiegato la donna. "La coincidenza è sconvolgente: chi ha pagato? dove sono finiti i soldi?", si domanda Valérie. La macchina - La donna ricorda poi che la mattina del 7 gennaio Charb  è andato a comprare dei croissant ed è tornato preoccupato: "Mi disse che c'era una macchina parcheggiata sotto casa, strana, coi vetri neri. Non era tipo da preoccuparsi per niente. Chi c'era in quella macchina? I fratelli Kouachi? Dei complici?" Il computer - Infine c'è stata l'intrusione nell'appartamento. Due giorni dopo l'attentato Valérie è tornata nella casa col fratello di Charb. "Abbiamo scoperto che delle cose erano state portate vie, tra cui dei disegni e il suo computer portatile. L'ho detto alla polizia. Possibile che non cerchino di recuperarlo?" ha raccontato la donna , che si dice convinta che la verità sulla strage di Charlie Hebdo non sia stata completamente svelata.