Social horror
Dubai, minacce di morte a un'azienda italiana: colpa di una foto con lo sceicco e due sexy hostess
La società Gielle di Altamura, in provincia di Bari, mai si sarebbe aspettata di ricevere minacce di morte per una foto pubblicata sulla propria pagina Facebook. Una pagina presto schizzata da poche decine di like a oltre 71mila con un caso diplomatico sfiorato per colpa di un paio di gonne. L'azienda pugliese è specializzata in sistemi antincendio con gas, anziché acqua. Fattura milioni di euro e può vantare 380 dipendenti. Racconta l'edizione barese di Repubblica che in occasione di una fiera a Dubai a metà gennaio, gli stand della Gielle sono stati visitati anche dal principe ereditario degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Mansour Al Maktoum. Ad accoglierlo un paio di hostess avvenenti con indosso una semplice tshirt bianca con il marchio della ditta e una gonna neanche tanto corta. Una mise sufficiente per far intervenire la polizia e costringere le due ragazze a indossare un paio di pantaloni. Il successo macabro - La botta è arrivata al ritorno in Puglia, quando un dirigente dell'azienda si è reso conto che le foto dell'esperienza di Dubai pubblicate su Facebok erano state viste da oltre due milioni di utenti, molti dei quali scatenati in commenti inviperiti e scandalizzati. Fino a degenerare in minacce di morte, invocando punizioni divine. C'è chi se l'è presa anche con lo sceicco per i suoi costumi corrotti dagli occidentali. All'inizio pensavano di aver avuto un'idea geniale quelli della Gielle, le foto hanno avuto un gran successo numerico. Ma quando sono state inserite nei commenti foto di teste mozzate, i responsabili dell'azienda pugliese hanno contattato Farnesina e Interpol e rimosso le foto più "compromettenti": "Dopo i fatti di Charlie Hebdo - hanno detto a Repubblica - qualcuno di noi ha paura solo a pensare di tornare lì per lavoro".