Fuoco amico?

Siria, l'Isis: "Morta in un bombardamento Usa l'ostaggio americano Kayla Jean Mueller". Washington frena

Giovanni Ruggiero

I miliziani dell'Isis hanno annunciato la morte della volontaria americana Kayla Jean Mueller. La ragazza di 26 anni era ostaggio degli jihadisti sunniti dal 2013 quando era stata rapita in Siria. A diffondere la notizia è stata Rita Katz, direttrice di Site, il sito che segue e analizza le comunicazioni dei terroristi sul web. Stando al messaggio dei terroristi, l'americana è morta in un raid aereo sulla capitale del Califfato Raqqa. Breaking News: #ISIS announced the death of the American hostage humanitarian worker Kayla Jean Mueller due to “Jordanian air strike”— Rita Katz (@Rita_Katz) 6 Febbraio 2015 A lanciare le bombe, secondo l'Isis provando a usare la vicenda a fini propagandistici, è stata la Giordania in rappresaglia a 48 ore dall'esecuzione del pilota Muad Kasasbeh, arso vivo dai terroristi. L'ultima richiesta degli jihadisti per la liberazione dell'ostaggio americano risaliva ad agosto 2014, quando chiedevano agli Stati Uniti 6,6 milioni di dollari. Il presidente statunitense Barack Obama solo pochi giorni fa aveva garantito l'impegno Usa per salvare la donna. Dal Pentagono arrivano segnali di cautela dopo la notizia diffusa da Site: per i servizi statunitensi non ci sono ancora prove che la giovane volontaria sia morta.