Le elezioni
Grecia, il giorno del voto: cosa succede se vince Tsipars
E’ il giorno della Grecia. Da questa mattina i seggi sono aperti per le elezioni legislative che inevitabilmente avranno conseguenze sull’Europa. Le operazioni di voto si concluderanno alle 19:00 locali (le 18:00 in Italia) e, secondo quanto annunciato dal ministero degli Interni, poco dopo dovrebbero essere pubblicati i primi exit-poll. Le prime proiezioni saranno disponibili entro due ore dalla chiusura delle urne, verso le 20:30 italiane. Stando ai dati diffusi dal ministero degli Interni, la fascia di elettori che avrà un impatto maggiore sulle elezioni odierne è quella degli "over 71" che sono più del doppio dei votanti di età compresa fra i 42 e i 47 anni. Gli ultrasettantenni, infatti, sono oltre due) a fronte di neanche un milione di elettori fra i 42 e i 47 anni di età. Il superfavorito è il 40enne Tsipras esponente della sinistra che ha detto chiaramente che non intende rispettare gli accordi firmati dal precedente governo e da sempre si ribella alla politica di austerità della Germania. Il giovane leader della Sinistra, giovedì sera ha scatenato gli entusiasmi dei suoi sostenitori con un discorso ispirato e deciso sulla 'nuova era' che attende la Grecia in caso di sua vittoria, ha spiegato che ''il nostro partito rispetta gli obblighi che derivano dalla partecipazione della Grecia alle istituzioni europee. Ma l'austerità non fa parte dei trattati di fondazione dell'Ue'' La politica anti-tedesca - Poi un altro schiaffo alla Germania: 'Iil mio primo viaggio all'estero (da capo del governo) non sarà a Berlino, sarà a Cipro...Merkel non è più speciale di altri leader Ue''. E pensare che toni ottimisti erano stati riservati al futuro della Grecia dal presidente del Consiglio Matteo Renzi e dalla cancelliera Angela Merkel nel corso del loro incontro a Firenze. ''Voglio ricordare che alla base dei nostri principi c'è la solidarietà” . Sarà difficile far digerire all'Europa le promesse di Syriza: fine delle politiche di austerità sostituite da 10 miliardi aggiuntivi di spesa pubblica, per rialzare il salario minimo, aumentare la busta paga dei dipendenti pubblici e l'assegno dei pensionato.