Sul Nyt

Cia, le terrificanti pratiche dell'aguzzino di Abu Ghraib

Gian Marco Crevatin

Dopo la pubblicazione delle 528 pagine di rapporto del rapporto del Senato Usa, pubblicato  dalla commissione Intelligence del Senato, sulle torture inflitte dai soldati americani ai prigionieri della lotta al terrorismo, il New York Times ospita l'intervento di Eric Fair, che nel 2004 era uno degli aguzzini del carcere iracheno di Abu Ghraib, mentre oggi è un professore. Nell'ultimo semestre, infatti, ha insegnato scrittura creativa alla Leghigh University. Nel suo intervento sul NYT, ripreso da Repubblica, Fair si confessa a cuore aperto, e mostra pentimento: "Io conducevo gli interrogatori ad Abu Ghraib. Io ho torturato. Abu Ghraib domina ogni minuto di ogni giornata, per me". Le torture - Con la mente l'uomo ritorna ai giorni trascorsi ad Abu Ghraib, e scrive: "Casi di waterboarding - di annegamenti simulati - molto più frequenti rispetto a quanto si potesse pensare prima, privazione del sonno per periodi lunghi fino a una settimana". Fair, poi, rivela una "orribile e umiliante procedura" della quale, fino ad oggi, si era sentito parlare ben poco: la "reidratazione rettale", ossia l'introduzione nel corpo di un detenuto in sciopero della fame del cibo per via rettale. L'ex torturatore conclude con una battuta sul rapporto del Senato: "La maggioranza non lo leggerà mai. Ma quelle pagine resteranno per sempre lì a ricordarci che Paese siamo stati"