Guerra al terrorismo
Siria, nuovi raid americani contro l'Isis. Catturati tre europei di origini arabe
Gli Stati Uniti hanno lanciato nuovi raid aerei contro le milizie dello Stato islamico in Siria. Questa notte è stata bombardata una zona a ovest di Kobani, conosciuta anche come Ayn al-Arab, una delle principali enclave curde nel Paese, dove è in corso una offensiva degli jihadisti, che stanno cercando di riconquistare la città. Lo ha comunicato l’Osservatorio siriano per i diritti umani, sottolineando che i jet da guerra provenivano dalla Turchia. Il ministro degli Esteri del governo autonomo di Kobani ha riferito che durante gli scontri tra curdi e militanti dell’Isis a Kobani sono stati catturati tre europei di origini arabe, due francesi e un belga. Le forze americane, secondo informazioni rilasciate dal comando centrale in Florida, nella notte hanno bombardato due postazioni degli estremisti nel sudovest della provincia di Dair as Saur. Un altro attacco è invece stato sferrato in Iraq, a nordovest di Baghdad. Due giorni di bombe - I raid della coalizione contro le postazioni dell’Is nel nord della Siria sono iniziati lunedì notte. Ad annunciarlo era stato il Pentagono, precisando che agli attacchi hanno partecipato gli Stati Uniti e cinque Paesi arabi, ovvero Arabia Saudita, Emirati, Giordania, Bahrain e Qatar. Secondo alcune organizzazioni per la difesa dei diritti umani, negli attacchi sarebbero morti 70 estremisti dell’Is e altri 50 combattenti del gruppo ’Khorasan’ composto da veterani di al-Qaeda. Il Presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha voluto ringraziare personalmente i rappresentanti dei cinque Paesi arabi che hanno cooperato nei raid aerei contro l’Isis: Arabia Saudita, Qatar, Bahrein, Giordania, Emirati Arabi Uniti. Gli Usa sono l’unico Paese non arabo che ha partecipato alle operazioni.