La clip
I retroscena sul video di Haines: ecco i messaggi dei terroristi
L'ennesimo video dell'orrore diffuso dall'Isis con la decapitazione dello scozzese David Haines è già stato analizzato dai servizi di intelligence. L'ambientazione, la "scaletta" della morte e le parole dell'ostaggio e del boia hanno diversi punti in comune con le clip di Foley e Sotloff. Il boia John - Molti ritengono che il boia sia sempre lo stesso. Un terrorista che si esprime in inglese e forse proveniente dalla zona di Londra. Sarebbe sempre lui, il "Beatle" John, il killer sospettato di aver ucciso anche i due giornalisti americani, Foley e Sotloff. Come nelle altre occasioni, i terroristi non mostrano il momento dell’esecuzione ma solo l’inizio, quando il mujahed inizia a passare il coltello sotto la gola della vittima, e il dopo, con il corpo decapitato. Nel video il militante fa riferimento ai recenti raid nella zona di Hadita. Poche parole per fissare i “tempi” ed evitare le voci che sosteneva che gli ostaggi in realtà erano stati uccisi insieme e non in date separate. La collina della morte - La “scena” è ridotta rispetto a quella dei video di Foley e Sotloff. Non c’è un albero, ma la solita collina nel deserto. Nulla che possa dare un aiuto all’intelligence nell’identificazione del luogo. Ma i sospetti degli investigatori si concentrano sempre su Raqqa, la cittadina siriana diventata una base importante dell’Isis. Il video si apre con l’intestazione “Messaggio agli alleati dell’America”. E’ evidente che l’Isis uccidendo un cittadino britannico lancia una sfida chiara all'Europa e ai paesi che appoggiano direttamente e indirettamente l'operazione degli Stati Uniti. Non va dimenticato che i terroristi hanno molti prigionieri nelle loro mani, tutte possibili future vittime. Ad esempio tra gli ostaggi ci sono diversi turchi. La Turchia che ha 49 cittadini prigionieri dei jihadisti. Il video è una sorta di monito per tutti gli Stati che decideranno di appoggiare Obama nella guerra all'Isis. E ora a tremare c'è pure l'Italia...