Malaysia Airlines

Aereo abbattuto, gli esperti ucraini: "I separatisti avevano solo un radar per la batteria anti-aerea russa"

simone cerroni

Iniziano a diventare note le prime motivazioni e responsabilità dell'abbattimento del Boing 777 della Malaysia Airlines. Ieri l'attacco di Obama a Putin e ai filorussi, responsabili, secondo il presidente, di aver lanciato il missile contro l'aereo di linea. "Ci sono prove che siano stati i separatisti filorussi. Non potevano agire da soli ma grazie al training e al coinvolgimento della Russia", ha tuonato Obama. Oggi nuove indiscrezioni iniziano a trapelare sulla vicenda. Come riporta il Times, citando fonti della difesa Ucraina, ad abbattere il volo MH17 sono stati separatisti. Questi hanno impiegato una complessa batteria anti-aerea di fabbricazione russa (Sa-11 Gadly) ma priva di uno dei due radar per far funzionare correttamente il sistema. Per questo hanno centrato il Boeing 777 che volava a 10.000 metri di quota scambiandolo per un aereo militare di Kiev. I motivi del missile - Il Gadly (tafano) è basato su un veicolo lanciatore semovente armato con 4 missili, un secondo veicolo comando, ed altri due. Per funzionare correttamente ha bisogno di due radar: uno di tracciamento per accertare il tipo e la natura dell'aereo cui stanno puntando, il secondo, da battaglia, solo per agganciare ed abbattere l'obiettivo. Il loro sistema aveva solo il secondo radar che ha consentito loro di puntare il razzo ed abbattere l'aereo ma non avevano il primo che avrebbe consentito loro di riconoscere che si trattava di un jet di linea. Intanto la Cnn riferisce che le scatole nere dell'aereo della Malaysia Airlines abbattuto giovedì si trovano ancora nell'est dell'Ucraina. Queste potranno fornire maggiori indicazioni su quello che è avvenuto. Ma per il momento, in attesa delle analisi, ancora non si sa se si tratti dell'apparecchio che registra le conversazioni dell'equipaggio o quello che contiene i dati di volo. L'accordo di No fly Zone - Nel frattempo, il governo di Kiev ha reso noto di aver trovato l'accordo con i ribelli separatisti perchè venga garantita una security zone, una zona franca, nell’area in cui si è schiantato l'aereo della compagnia malese. Grazie a trattative mediate a livello internazionale, ha riferito il capo dei servizi di Sicurezza ucraini, Valentyn Nalyvaychenko, è stato concluso un accordo "per creare una zona di sicurezza di 20 chilometri (attorno all’area del disastro), in modo da consentire all'Ucraina di fare le cosa più importante: identificare i corpi e consegnarli ai parenti". Il conteggio delle vittime - Intanto si cerca ancora di capire la nazionalità delle vittime. Sono 192 gli olandesi, uno dei quali anche con cittadinanza americana e uno italiana, tra le 298 vittime. Lo ha riferito la compagnia aerea, sottolineando che sulla lista passeggeri del volo MH17 c’erano anche 44 malesi, 27 australiani, 12 indonesiani, 10 britannici, 4 tedeschi, quattro belgi, 3 filippini, un canadese ed un neozelandese. "La Malaysia Airlines sta lavorando a stretto contatto con le rispettive ambasciate per informare i parenti dei passeggeri", ha precisato la  compagnia.