Ricostruzioni

Aereo abbattuto in Ucraina, le ipotesi: missile dei filo russi o guerra tra caccia

Nicoletta Orlandi Posti

Uno scenario alla Ustica, una guerra sopra il cielo dell'Ucraina che ha provocato 298 morti innocenti: sono i turisti a bordo del Boeing 777 della Malaysia Airlines abbattuto da un missile a 80 chilometri da Donetsk, al confine con la Russia. I passeggeri del volo MH17 (154 olandesi, tra cui un italo-olandese, 27 australiani, 23 malesi, una ventina di americani, 9 britannici) non potevano immaginare di finire in trappola o in un tragico errore umano. Perché ancora, al di là delle accuse e dei sospetti incrociati, non ci sono naturalmente certezze sui motivi del disastro. Kiev accusa i filo-russi, parlando di una comunicazione intercettata in cui i ribelli dell'Est si sarebbero "vantati di un abbattimento". L'intercettazione - I servizi di sicurezza dell'Ucraina sono in possesso di due intercettazioni telefoniche che proverebbero la responsabilità dei separatisti filo-russi (guarda il video). Nella prima telefonata, affermano le autorità ucraina, il comandante ribelle Igor Bezler dice a un agente dell'intelligence militare russo che le forze separatiste hanno abbattuto un aereo. Nella seconda registrazione, due combattenti ribelli affermano che l'aereo è stato abbattuto da un lancio di razzi eseguito da una unità di filo-russi posizionata circa 25 chilometri a nord del luogo dello schianto. Uno dei ribelli della seconda telefonata afferma di trovarsi sul punto in cui è precipitato l’aereo e parla dei detriti intorno a sé. In seguito dice di avere trovato i documenti di una persona di nazionalità indonesiana che studia alla Thompson University. Per il momento non è stato possibile verificare l'autenticità delle due registrazioni. Il missile - I ribelli, dal canto loro, hanno addirittura tirato in ballo il possibile tentativo da parte del governo ucraino di abbattere il velivolo di Vladimir Putin (volo presidenziale negato da Mosca). Ma l'ipotesi più accreditata, almeno dalle fonti americane, è quella di un missile terra-aria di fabbricazione russa Buk. L'arma può raggiungere i 14mila metri d'altezza, a differenza di missili portatili (i Manpad) che si limitano ai 3-4mila metri. Il sistema, spiega il Corsera, è in dotazione all'esercito ucraino, ma due settimane fa i ribelli avevano annunciato di averne catturato uno. Il sistema comprende un'unità con i missili, il radar di ricerca e la stazione comando ma non ci sono prove che che i ribelli pro Mosca abbiano catturato l'intero apparato. Così come non è affatto scontato che tra i ribelli ci sia qualcuno in grado di farlo funzionare. Battaglia aerea - Tra le altre ipotesi in ballo c'è quella che il volo MH17 partito da Amsterdam sia finito in mezzo ad un duello aereo tra caccia ucraini e russi e sia stato centrato da un missile. Il sito ufficiale della Repubblica di Lugansk, in mano ai separatisti filo-russi, sostiene per esempio che il boeing sia stato abbattuto da un caccia ucraino, a sua volta colpito dai ribelli dell'Est. Nei giorni scorsi, rivela Guido Olimpio sul Corsera, erano già circolate voci sugli scontri tra le due aviazioni e il Boeing potrebbe essere stato coinvolto in questa battaglia aerea, magari con uno dei caccia che cerca di nascondersi al nemico usandolo come ombra e il missile che finisce sul bersaglio più grosso. Altra ipotesi è quella di una esplosione a bordo. Una esplosione come quella che si ritiene la causa dell'inabissamento del volo MH370 l'8 marzo scorso nell'Oceano Indiano: stesso modello di aereo, stessa compagnia.