Medio Oriente in fiamme
Salta la tregua a Gaza: Hamas lancia razzi e Israele bombarda di nuovo
Si è subito richiuso lo spiraglio per una cessazione delle ostilità tra Israele e Hamas. Il governo di Benjamin Netanyahu aveva accettato l’iniziativa egiziana per un cessate il fuoco a partire da questa mattina alle 9 (le 8 in Italia), interrompendo i raid sull’enclave palestinese. Dopo la reazione negativa di Hamas, tuttavia, che continuato a bersagliare lo Stato ebraico con 35 razzi, nel pomeriggio sono ripresi gli attacchi aerei contro la Striscia di Gaza che hanno colpito almeno due obiettivi. Era stato il braccio armato di Hamas, le Brigate Ezzedin al-Qassam, a bocciare ogni ipotesi di tregua. «Se il contenuto di questa proposta è quel che sembra, si tratterebbe di una resa e noi la rigettiamo senza appello». Dalle parole ai fatti, con il lancio di almeno 35 razzi verso il sud, il centro e il nord di Israele anche dopo la scadenza per l’entrate in vigore della tregua. Due razzi sono stati intercettati da Iron Dome nel centro di Israele, altri due su Ofakim e Rehovot. Il premier, Benjamin Netanyahu, ha avvertito Hamas che se il lancio di razzi continuerà, la risposta di Israele sarà ancora più dura: «Inasprireremo le nostre operazioni, col sostegno di elementi responsabili nella comunità internazionale, il nostro fine era e resta quello di garantire la tranquillità agli abitanti israeliani». Il sì di Abu Mazen - Il presidente dell’Anp, Abu Mazen, ha fatto sapere che sostiene la proposta egiziana per riportare la calma fra Israele e la Striscia di Gaza e ha lanciato un appello «a tutte le parti» perchè favoriscano la mediazione del Cairo per risparmiare ulteriori vittime al popolo palestinese e «nel supremo interesse nazionale». Domani Abu Mazen sarà al Cairo per incontrare il capo di Stato egiziano, Abdel Fattah al-Sisi. Questa sera il leader palestinese riceverà il ministro degli Esteri, Federica Mogherini, che questa mattina è arrivata in Israele e, accompagnata dal collega, Avigdor Lieberman, si è recata ad Ashdod, la città fra le più bersagliate dai razzi. Intanto il bilancio delle vittime palestinesi era continuato a salire nella notte, prima della sospensione dei raid israeliani, arivando ad almeno 194 morti e 1400 feriti. Chiuso il valico di Erez - La tensione resta alta: con un provvedimento a sorpresa, Hamas ha deciso di impedire da oggi il transito fra Gaza ed Israele attraverso il valico di Erez. La misura, afferma un comunicato, riguarda anche i giornalisti stranieri, nonchè i malati palestinesi che progettavano oggi di sottoporsi a cure in Israele. Hamas esige ora garanzie internazionali per la sicurezza del proprio personale al confine dopo che nei giorni scorsi la aviazione israeliana ha bombardato i suoi uffici.