Razzismi

Germania, autostrada a pagamento ma solo per gli stranieri

Andrea Tempestini

Come vi raccontiamo nell'articolo che segue, le autostrade tedesche - da sempre gratuite - non saranno più gratuite. Si pagheranno. Ma a pagare saranno soltanto gli stranieri: una tassa che colpirà solo e soltanto chi non è tedesco, con buona pace dell'Europa unita. E così, seguendo la logica teutonica, la proposta che segue è d'obbligo: i tedeschi che viaggiano sulle autostrade italiane? Facciamoli pagare il doppio. Una misura, quest'ultima, che tutti i Paesi europei farebbero bene ad adottare. E se i tedeschi non volessero sganciare il maxi-pedaggio, potrebbero comunque arrivare fino al mare: il Mar Baltico, comodamente raggiungibile con le loro, di autostrade. Un luogo di villeggiatura sicuramente fresco, in quest'estate che è tutto tranne che calda e torrida...  La gratuità delle autostrade tedesche da mito diventerà un ricordo, ma solo per gli stranieri. Lo ha annunciato il ministro dei Trasporti di Berlino, Alexander Dobrindt, presentando il Pkw-Maut, il pedaggio autostradale fortemente voluto dal partito cristiano sociale bavarese (Csu), di cui il ministro è stato segretario. Il Pkw-Maut parte da lontano. A settembre 2013 è stato il cavallo vincente della battaglia elettorale per le regionali in Baviera (Csu premiata con il 51% dei voti). A Natale è stato imposto ai fratelli cristiano democratici (Cdu) di Angela Merkel e ai socialdemocratici (Spd) nel quadro del patto di grande coalizione. Il pedaggio «xenofobo» non è mai piaciuto alla cancelliera, leader europea del Partito popolare e paladina di una maggiore integrazione dell’Ue (purché modellata sugli interessi economici della Repubblica federale tedesca). Nei mesi scorsi anche l’Spd, sostenuta dall’industria del settore e dall’Aci tedesca (Adac), ha fatto fuoco e fiamme contro il progetto dei bavaresi. La verità è che il Pkw-Maut non piace a nessuno. Meno che mai ai Paesi vicini come Belgio e Olanda che già a gennaio preannunciavano ricorsi alla Commissione europea: un pedaggio rivolto contro i soli stranieri, accusati di consumare a scrocco l’asfalto tedesco, è palesemente contrario alle regole del mercato unico europeo. I voti della Csu sono però indispensabili per governare e, così come ha accettato le riforme volute dall’Spd (più pensioni e salario minimo per legge), Merkel ha detto sì anche all’impopolare idea di Dobrindt. Impopolare e poco redditizia visto che il Pkw-Maut permetterà di raccogliere solo 600 milioni l’anno, cifra insufficiente per ammodernare la rete viaria tedesca in crisi di mezza età. Unico paletto di Merkel: il pedaggio non deve incappare nelle maglie della Commissione, pena una figuraccia continentale. Dobrindt ci si è messo di impegno e ha escogitato una soluzione per «gabbare» le regole Ue. Per accedere alla rete autostradale ogni veicolo circolante dovrà essere dotato di una «vignetta» acquistabile anche online. Il balzello costerà da alcune decine fino a un massimo di 190 euro, a seconda della cilindrata e dell’impatto ambientale del veicolo (i diesel pagheranno di più). Allo stesso tempo ogni cittadino tedesco proprietario di auto riceverà uno sconto sul bollo di circolazione per un importo pari a quello della vignetta. In attesa dei dettagli del progetto - il ddl non sarà depositato prima dell’estate - l’Ue non si sbilancia. «Se la Germania crede di poter discriminare gli autisti austriaci», è invece il duro commento di Doris Bures, omologa viennese di Dobrindt, «sappia che incontrerà la mia opposizione». (D.MOS.)