Teutonica dittatrice
La Merkel, un incubo per i greci:gli ha avvelenato anche l'aria
di Carlo Nicolato L’equazione è semplice: la troika impone l’austerity alla Grecia, il governo di Atene è costretto a tagliare servizi e ad alzare le tasse, comprese le accise sui carburanti, gas ed elettricità, arriva il freddo e i cittadini non hanno soldi sufficienti per il riscaldamento e così iniziano ad usare vecchi camini e stufe, buttandoci dentro quello che capita, legna, carbone, ma anche pezzi di vecchi mobili verniciati, resti di truciolato industriale, cucine dell’Ikea ormai inutilizzabili e quanto ce n’è vicino ai cassonetti dell’immondizia e nelle discariche. Il risultato è scontato, Atene, come Salonicco, Patrasso e altre città ancora, sono avvolte da una campana di aria marroncina e irrespirabile, che ti si appiccia sulla faccia e nei capelli, ti prende la gola e ti fa bruciare gli occhi. Il particolato viaggia a 150 milligrammi per metri cubi ormai da settimane, tre volte superiore al livello di guardia, e secondo i parametri europei non si dovrebbe superare il limite di 50 per più di 35 giorni l’anno. (...) Come spiega Carlo Nicolato su Libero di domenica 6 gennaio, la teutonica dittatrice Angela Merkel, ai greci, oltre ad aver reso la vita impossibile a furia di tasse ed austerità, ha avvelenato anche l'aria. Atene, ora, si trova nel gelo dell'austerity. Il popolo ellenico è costretto a risparmiare sul riscaldamento delle case, e così ritornano i camini. La conseguenza? Lo smog schizza alle stelle. Leggi l'approfondimento su Libero di domenica 6 gennaio