Negoziato a oltranza

Usa, fiscal cliff: repubblicani e democratici verso l'accordo

Giulio Bucchi

Più tasse per i ricchi, ma con moderazione. Ngli Stati Uniti la trattativa tra democratici e repubblicani sul Fiscal cliff sembra a una svolta. L'accordo, da trovare entro l'1 gennaio, potrebbe arrivare al Senato che si riunirà il 31 dicembre americano alle 17 (le 17 italiane). Si parte dalla bozza d'intesa individuata dai negoziatori, il vicepresidente Joe Biden e il capo dellla minoranza repubblicana al Senato, Mitch McConnel: i democratici hanno accettato un aumento delle tasse per i redditi a partire dai 400.000 dollari (450.000 per i nuclei familiari), contro gli originali 250.000 dollari fissati dal presidente Barack Obama. Un buon compromesso, perché in ballo c'è la salvezza economica del paese (e di buona parte dell'economia mondiale): il Fiscal cliff, o baratro fiscale, prevederebbe a partire dall'1 gennaio 600 miliardi tra tagli e aumento di tasse indiscriminato con rischio più che concreto di recessione.