Il paese governato dalla sharia

Voli solo dopo la chiamata del muezzinIn Iran diventano islamici pure gli aerei

Matteo Legnani

  In Iran diventa "islamica" anche il trasporto aereo: il responsabile dell'aviazione civile del paese, Hamid Reza Pahlevani, ha infatti annunciato che tutte le compagnie aeree nazionali non potranno decollare prima che siano passati almeno 30 minuti dalla chiamata (Adhan) del muezzin per la prima preghiera dell’alba, la Salat al-Subh o al-Fajr. Il provvedimento, nelle intenzioni del governo di teheran, permetterà a tutti i passeggeri (oltre che agli equipaggi) di recitare la prima preghiera del giorno. "Abbiamo stabilito che da ora in avanti il decollo dei voli  nazionali sarà autorizzato almeno 30 minuti dopo l’Adhan dell’alba", ha affermato Pahlevani in una nota apparsa sul sito web dell’ente nazionale dell’Aviazione civile iraniana. Dopo la rivoluzione islamica del 1979, le autorità iraniane hanno stabilito una serie di provvedimenti per far rispettare la sharia anche sugli aerei. Sui voli nazionali e internazionali è vietato servire bevande alcoliche o cibi non halal. Il personale di   volo deve adeguarsi al codice di abbigliamento islamico, in base al quale le hostess devono indossare il velo, mentre agli steward è vietato l’uso della cravatta, ritenuto un simbolo della cultura occidentale. Sui voli a lunga percorrenza, infine, alcuni monitor in cabina indicano la direzione della Mecca verso la quale i fedeli devono rivolgersi durante le cinque preghiere quotidiane.