Il Papa: unione cristiani-ebrei

Silvia Tironi

Prosegue il viaggio di Benedetto XVI in Giordania. La seconda giornata del viaggio del Papa in Medio Oriente si apre con un nuovo appello al dialogo religioso. Durante la sua visita al Monte Nebo, alle porte della TerraSanta, da qui Mosè vide i territori che erano stati promessi da Dio ai suoi figli fuggiti dall’Egitto, il papa ha infatti sottolineato "l’inseparabile vincolo che unisce la Chiesaal popolo ebreo". "Sulle alture del monte Nebo - ha detto papa Ratzinger - la memoria diMosè ci invita ad 'innalzare gli occhi, a guardare con fede e speranzaal futuro che Dio ha in serbo per noi e per il mondo intero. Sin daiprimi tempi i cristiani sono venuti in pellegrinaggio ai luoghiassociati alla storia del Popolo eletto, agli eventi della vita diCristo e della Chiesa nascente. Qui, sulle orme degli innumerevolipellegrini che ci hanno preceduto lungo i secoli siamospinti quasi come una sfida, ad apprezzare più pienamente il dono dellanostra fede e a crescere in quella comunione che trascende ogni limitedi lingua, di razza, di cultura. L'anticatradizione di pellegrinaggio ai luoghi santi ci ricorda inoltrel'inseparabile vincolo che unisce la Chiesa al popolo ebreo". Dopo averricordato che fin dagli inizi la Chiesa ha commemorato le «grandifigure dell'Antico Testamento quale segno di apprezzamento perl'unità dei due Testamenti", il Papa ha auspicato: "Possa l'odiernonostro incontro ispirare in noi un rinnovato amore per il canone dellaSacra Scrittura e il desiderio di superare ogni ostacolo che sifrappone alla riconciliazione tra cristiani ed ebrei". Visita alla moschea - Il Santo padre, durante la benedizione della prima pietradell’Università Cattolica, nella città di Madaba, dove Papa Ratzinger si è fermato tornando ad Amman dalMonte Nebo, ha quindi lodato il regno di Giordania che grazie soprattutto alla regina Rania "ha giustamente dato priorità all’obiettivo di espandere emigliorare l’educazione.So che in questa nobile missione Sua Maestà la Regina Rania è particolarmente attiva e la sua dedizioneè motivo di ispirazione per molti". E per la seconda volta Ratzinger compirà oggi la visita in moschea, nel tentativo di eliminare ogniasperità residua con il mondo musulmano dopo un suo discorso,nel 2006, in cui citando un imperatore bizantino aveva accostatoIslam e violenza.Durante la visita alla moschea del re Hussein Bin Talal sirivolgerà ai leader musulmani, al corpo diplomatico e agli intellettualigiordani.Il papa ha poi sottolineato come "il dialogo con ebrei e islam è necessario, nonostante i malintesiinevitabili quando per duemila anni si è stati separati», ha spiegatoil Pontefice a bordo dell'aereo che lo ha condotto ad Amman, inGiordania. Un invito alla conciliazione diretto, pieno di attenzioneper i fondamenti delle altre confessioni religiose, tanto che il Papaha voluto esprimere esplicitamente e specificamente il suo «profondo»rispetto nei confronti della comunità musulmana.