Torture, Obama pronto

Dario Mazzocchi

Barack Obama è pronto a portare di fronte alla giustizia i funzionari della Casa Bianca che elaborarono le tecniche di tortura nei confronti dei terroristi. La notizia è stata resa pubblica dal nuovo inquilino democratico pochi giorni dopo che lo stesso presidente degli Stati Uniti aveva chiarito che gli agenti della Cia non sarebbero stati perseguitati, mentre era stato levato il segreto sui memorandum elaborati ai tempi dell’amministrazione repubblicana di George W. Bush. Il presidente Obama ha chiarito la sua posizione dopo un incontro nello Studio ovale con il re di Giordania, Abdullah. Interrogato dai giornalisti, ha rimesso la decisione all’Attorney General, il segretario del Dipartimento di giustizia americano Eric Holder. “Non erano loro a torturare, ma sono stati loro a renderlo possibile”, ha dichiarato Obama riferendosi ai funzionari della Casa Bianca che hanno messo nero su bianco le azioni da prendere per gli interrogatori. Le critiche di Dick Cheney - Proprio in queste ultime ore l’ex vicepresidente Dick Cheney ha duramente criticato la decisione di pubblicare i memoriali della Cia sulle tecniche di interrogatorio: “Una delle cose che ho trovato irritanti in questa recente rivelazione – ha detto Cheney al canale Fox News - è stata che questi memo legali non mostrano i successi di questi sforzi”. I successi “non sono stati declassificati. Per questo chiedo ufficialmente che vengano declassificati ora”.